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L’operazione
15 Marzo 2024 - 18:40
In vista della Sagra del salame d'oca
L’operazione non era semplice, questo si sapeva. Il direttore del Consorzio produttori del salame d’oca Igp Mariella Corsico è impegnata da tempo nella revisione del Disciplinare con il dettaglio delle modalità di produzione di uova, paperottoli, allevamento, macellazione delle oche e infine salame che può essere marchiato con l’Igp (Indicazione geografica protetta). Una ditta terza, autorizzata dal Ministero, certificherà poi che ogni passaggio sia stato eseguito a regola d’arte. Il nuovo Disciplinare, già approvato in Regione Lombardia, è però tornato al mittente dal Ministero dell’Agricoltura, a Roma. «Ci chiedono aspetti formali che stiamo integrando - spiega la Corsico - appena avremo terminato rispediremo il documento a Roma per l’approvazione. È una modifica ordinaria, non dovrà andare anche a Bruxelles». Operazione complessa: «Il vecchio disciplinare era obsoleto. Oggi le oche non si allevano più all’aperto, devono essere riparate per la notte, e non basta l’erba, serve del cibo per una crescita ottimale. Inoltre le uova sono attualmente prodotte solo ad Alfonsine in provincia di Ravenna, allevamento che è stato devastato dall’aviaria e dall’alluvione. Nel nuovo disciplinare chiediamo che sia tolto il passaggio sulla nascita delle oche, mantenendo in zona Igp tutto il resto della filiera». L’iter, quindi, è in corso e anche quest’anno il salame marchiato Igp potrebbe essere solo un’illusione.
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