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vigevano
05 Aprile 2024 - 18:12
L'aula consiliare di Vigevano
VIGEVANO - Con l'accusa di non avere pagato Tari e Imu negli anni scorsi, la maggioranza estrae il cartellino rosso nei confronti del consigliere di minoranza Furio Suvilla e propone al consiglio comunale (che si riunirà giovedì prossimo, 11 aprile, alle 18.30) una delibera per dichiarane l'incompatibilità con la carica, come stabilito dall'articolo 69 del Testo unico degli enti locali.
Il diretto interessato ha però provveduto a neutralizzare questa azione (non la prima nei confronti di esponenti di minoranza durante gli ultimi dieci anni di amministrazioni leghiste e di centrodestra) liquidando immediatamente la cifra contestata, poco più di 4 mila euro tra Imu 2018, 2019 e 2022 e Tari dal 2016 al 2018. "Mi riservo comunque di verificare notifiche (a mio giudizio non valide) e cifre, a ulteriore tutela della mia persona", specifica Suvilla.
Furio Suvilla, consigliere comunale del Partito Liberalconservatore
La delibera prevede che il consigliere abbia "dieci giorni di tempo per formulare le sue osservazioni o per eliminare la causa di incompatibilità". Quest'ultima, con il versamento della cifra contestata, è stata già eliminata e si vedrà se il provvedimento verrà automaticamente escluso dall'ordine del giorno, ritirato, o ugualmente discusso.
Per Suvilla, comunque, "si tratta di un iniziativa singolare, poichè le notifiche per la riscossione coattiva dell'IMU sono arrivate solo a me e non a mia moglie, che è comproprietaria degli immobili interessati". In questi giorni anche ad altri consiglieri di minoranza sono stati notificate contestazioni sulle tasse comunali, con il riscontro di alcuni (perlopiù irrisori) disallineamenti. Ma anche in questo caso, sull'IMU, recapitati solo al consigliere e non alle persone cointestatarie degli immobili o terreni. "Io ho pagato per evitare ogni strumentalizzazione politica, ma il caso sarà approfondito", afferma Suvilla.
LA PROPOSTA DI DELIBERA
Ma vediamo quali sono le contestazioni che hanno portato alla richiesta di dichiarare Suvilla incompatibile con la carica di consigliere comunale.
Prima di tutto la norma: “Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale o circoscrizionale “colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente, verso il comune o la provincia ovvero verso istituto od azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell'avviso...". Così l'articolo 63 comma 1 n.6 del Decreto Legislativo 267 del 2000 (Testo Unico Enti locali), in cui si aggiunge anche:“Quando successivamente alla elezione si verifichi qualcuna delle condizioni previste dal presente capo come causa di ineleggibilità ovvero esista al momento della elezione o si verifichi successivamente qualcuna delle condizioni di incompatibilità previste dal presente capo il consiglio di cui l'interessato fa parte gliela contesta.”
La contestazione viene così descritta nell'atto che giovedì dovrebbe essere portato in votazione: "Nel corso dei consueti controlli effettuati dall’Ufficio Tributi del Comune è emersa una situazione debitoria a carico del Consigliere Suvilla Furio per complessivi euro 4.023,00 relativi a:
- TARI 2016/2018 come risulta da avviso di accertamento esecutivo (provvedimento n. 7322 del 19 dicembre 2022 per euro 1.728,00 agli atti) notificato via PEC in data 21 dicembre 2022 (come da ricevuta di consegna agli atti);
- IMU 2018 come risulta da avviso di accertamento esecutivo (provvedimento n. 78 del 29 marzo 2022 per euro 667,00 agli atti) notificato via PEC in data 30 marzo 2022 (come da ricevuta di consegna);
- IMU 2019 come risulta da avviso di accertamento esecutivo (provvedimento n. 79 del 29 marzo 2022 per euro 1.628,00 agli atti) notificato via PEC in data 30 marzo 2022 (come da ricevuta di consegna);
Per gli avvisi di accertamento IMU di cui sopra è stato anche notificato tramite PEC (ricevuta di consegna agli atti) il sollecito a titolo di “pre coattivo accertamenti IMU” in data 04 luglio 2023 protocollo 49787".
"Ad oggi - prosegue la proposta di delibera - nessun versamento è stato effettuato; il Consigliere non si è opposto al provvedimento nei tempi indicati dalla legge e che non si registrano difetti di notifica; gli avvisi di accertamento di cui sopra costituiscono titolo esecutivo e che, di conseguenza, il credito derivante dai provvedimenti sopra richiamati è divenuto certo, liquido ed esigibile". E quindi scatterebbe la contestazione di incompatibilità con la carica, fatti salvi i 10 giorni di tempo già citati per contestare o sanare la situazione.
LA VERSIONE DI SUVILLA
Dopo avere specificato di avere effettuato il pagamento dei 4 mila euro "per evitare strumentalizzazioni politiche", il consigliere fornisce la sua versione dei fatti. "La proposta di delibera - dice Furio Suvilla - vuol far intendere che io sia un evasore fiscale, mentre invece ho sempre pagato. L'IMU viene auto calcolata dal contribuente ed è quindi possibile che gli importi siano errati. Peraltro io ho il sospetto di avere pagato pur più del dovuto. Ho ricevuto un accertamento pre coattivo a dicembre 2023, ho risposto via Pec chiedendo chiarimenti agli uffici comunali e non ho mai ricevuto alcuna risposta. Per quanto riguarda la TARI non ricevo gli F24 per il pagamento da 10 anni e quindi provvedo da solo e può darsi non abbia fatto calcoli identici a quelli del Comune, ma di certo non ho evaso il tributo. Perché non ricevo la Tari? Posso solo ipotizzare che i moduli non vengano inviati al domicilio digitale eletto. Se ho sbagliato i versamenti pagherò, altrimenti si andrà davanti alla giustizia tributaria e chiederò di ottenere un rimborso". Infine una frecciata al sindaco Ceffa: "Gli è andata male con la denuncia per diffamazione che è stata archiviata, allora ci prova così".
Un tentativo di estromissione di un esponente di minoranza avvenne anche nel 2016, quando la maggioranza cercò di dichiarare l'incompatibilità con la carica di consigliere dell'ex sindaco Valerio Bonecchi, tentativo andato a vuoto perché le ragioni della contestazione non sussistevano.
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