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Cartellino rosso a Suvilla: salvato dal Var, consegna il Tapiro al sindaco Ceffa

Burrasca in consiglio comunale: l'esponente di minoranza accusato di non avere versato Tari e Imu ha presentato prova dei pagamenti neutralizzando la dichiarazione di incompatibilità

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

11 Aprile 2024 - 19:58

Cartellino rosso a Suvilla: salvato dal Var, consegna il Tapiro al sindaco Ceffa

Il sindaco Ceffa col Tapiro consegnato da Suvilla

VIGEVANO - Si è chiusa oggi pomeriggio in modo burrascoso la vicenda della dichiarazione di incompatibilità del consigliere di minoranza Furio Suvilla a causa di mancati pagamenti di alcune annate di Tari e Imu (per un totale di 4.023 euro).

Durante la seduta di oggi pomeriggio il presidente dell'assemblea Claudio Vese ha comunicato che in mattinata era giunta agli uffici una mail dello stesso consigliere con allegate le copie degli F24 pagati, che vanno a sanare la questione (i versamenti sono stati effettuati il 5 e l'8 aprile). Non scatta quindi il cartellino rosso per il consigliere, che rischiava la decadenza dalla carica: il presidente Vese ha dichiarato chiusa la vicenda e ritirato il punto. 

Il tapiro consegnato al sindaco Ceffa, di spalle il consigliere Suvilla

Ma la cosa non è finita qui e ci sono stati momenti di tensione, perchè Suvilla è intervenuto in aula dichiarando che si tratta di "una vicenda vergognosa, si è cercato di far credere che non avevo pagato nulla e non che gli importi in autoliquidazione non sono stati considerati corretti, due cose molto diverse. Ma il sindaco Ceffa sarebbe stato ben felice di eliminarmi dal consiglio, quindi oggi sarà molto triste e attapirato. Prima di lasciare per protesta l'aula provvedo, appunto, a consegnargli il Tapiro". Cosa che ha fatto, recandosi al banco della giunta e consegnando il famoso "souvenir" inventato da Striscia.

"Che scena pietosa", la reazione del sindaco. "Per me non esisti - ha aggiunto il primo cittadino - gli uffici hanno solo fatto quello che prevede la legge".  Successivamente il segretario generale del Comune Giuseppe Barbera ha ricapitolato la vicenda, ricordando soprattutto che "i pagamenti di Suvilla sono avvenuti dopo la convocazione del consiglio comunale. A quella data gli importi risultavano non versati e in fase di esecuzione". Infine Claudio Vese, nella sua veste di presidente ha voluto specificare "che non vi era alcuna volontà politica di colpire Suvilla, ma di un procedimento giuridico inevitabile e avviato autonomamente dagli uffici".

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