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MORTARA: SI STA DETERIORANDO
11 Aprile 2024 - 17:30
"Mazeppa" di Silvio Santagostino. Sulla destra il punto danneggiato
C’è un dipinto di grandissime dimensioni (323 centimetri per 193, più la cornice), opera giovanile dell’illustre pittore mortarese Silvio Santagostino e datato 1912, che giace semidimenticato in un corridoio laterale del palazzo municipale di Mortara. Al Comune arrivò con una donazione dalla famiglia. Si sta degradando, tanto che in un punto il colore è già caduto e in altri è in fase di distacco.
«O lo lasciamo alla perdizione o lo restauriamo», avverte Giovanni Patrucchi, presidente onorario della sezione cittadina di Italia Nostra, che ovviamente propende per la seconda soluzione: «È la mission dell’associazione e il nostro orgoglio». Ha lanciato la proposta al Comune, subito fatta propria dal sindaco Ettore Gerosa e dall’assessore alla cultura Pierangela Salsa.
Servirebbe una cifra neanche tanto ingente: 10-11 mila euro secondo un primo preventivo, in attesa del responso di un secondo restauratore che è stato contattato.
«Per partire – dice Patrucchi – Italia Nostra mette a disposizione 500 euro. Il resto andrà raccolto tra i cittadini. Nelle prossime settimane attiveremo un conto corrente per le donazioni. Salsa raccoglie la sfida: «È una cifra accostabile. Se due terzi dei mortaresi versassero un euro a testa, quanto un caffè, saremmo già a posto. Studieremo iniziative ad hoc, magari una mostra di opere di Santagostino: in municipio abbiamo anche un altro dipinto, molti sono presso privati. Abbiamo a disposizione anche numerose stampe settecentesche di Mortara dipinte ad acquerello, che potremmo dare in cambio di una donazione più consistente».
Tra l’altro il soggetto del quadro, come nota Patrucchi, «è di qualche attualità». Il titolo è “Mazeppa”, il nome del personaggio ritratto: un eroe nazionale ucraino che tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento si battè per l’indipendenza del suo paese dalla Russia. Una figura romantica che nei secoli ha ispirato pittori (Delacroix, Vernet, Gericault), poeti (Byron, Hugo, Puskin) e musicisti (Liszt, Ciaikovskij) ed è finita persino effigiata sulla banconota ucraina da 10 grivnie.
Silvio Santagostino (1884-1971) è considerato senza alcun dubbio il più insigne pittore mortarese di sempre. Studiò all’Accademia di Brera, dove fu allievo di Cesare Tallone. Al termine dei corsi ottenne una borsa di studio al pensionato Hayez, che per regolamento imponeva ai vincitori di realizzare una serie di opere a tema prefissato. Un anno fu un autoritratto (oggi a Brera), un’altra volta il soggetto era la storia di un eroe nazionale ucraino, Ivan Stepanovic Mazeppa: sorpreso in adulterio con la moglie di un notabile, fu condannato a essere legato nudo su un cavallo lanciato al galoppo nella steppa. Dopo 3 giorni il cavallo morì, sfinito. Mazeppa fu salvato da un gruppo di cosacchi, che lo accolsero tra i loro ranghi, dove fece carriera fino a diventare atamano, cioè generale.
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