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CON LO STOP DELLA REGIONE REPARTI SGUARNITI

No gettonisti... no anestesisti: il flop di Bertolaso

Per trovarli l'Asst costretta a chiedere il rialzo dei compensi appena "calmierati"

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

11 Aprile 2024 - 12:00

No gettonisti... no anestesisti: il flop di Bertolaso

Il reparto di Rianimazione dell'ospedale di Vigevano

La decisione dell’assessore regionale Guido Bertolaso, annunciata a dicembre, di mettere uno stop ai cosiddetti “gettonisti”, vietando il rinnovo degli onerosi contratti di esternalizzazione stipulati dalle aziende sanitarie con società di professionisti, sarà stata anche lodevole. Peccato che non funzioni. Lo dimostra il caso dell’Asst di Pavia, che da maggio rischia di dover interrompere il servizio di anestesia all’ospedale di Stradella, già affidato alla Gap srl, che fornisce 7 specialisti e scade il 30 aprile, mentre il 31 luglio ne terminerà un altro per 10 unità a supporto di Voghera e Vigevano con la Cmp Global division. Ci sono 17 posti che bisogna trovare il modo di coprire in altro modo.

Il problema è che gli anestesisti non si trovano. L’ultimo concorso per assunzioni a tempo indeterminato si è appena concluso: 7 posti e 2 soli partecipanti, entrambi ancora specializzandi, che potranno essere impiegati solo per 32 ore settimanali. Non riuscendo a coprire i posti con personale strutturato, non resta che tornare alla casella di partenza, cioé ai gettonisti: non più però tramite le cooperative, Bertolaso lo vieta, ma reclutandoli singolarmente con incarichi di lavoro autonomo in regime di libera professione, applicando il nuovo tetto retributivo "calmierato" fissato dalla Regione di 80 euro orari lordi.

A questo fine è stata indetta una procedura centralizzata da Areu, che però per l'Asst di Pavia ha permesso di individuare solo 9 specializzandi disponibili a 8 ore settimanali ciascuno: quando basta per l’equivalente di due soli posti, con l’aggravante che questi medici, non ancora specialisti, non possono coprire le guardie da soli e devono essere affiancati da colleghi che abbiano conseguito il titolo. In pratica servono a poco o nulla.

Allora l’Asst ha indetto due avvisi pubblici per 11 gettonisti, il 15 febbraio e il 19 marzo, a 80 euro l’ora. Risultato: zero domande in entrambi i casi. Per sopperire alle carenze e garantire gli standard di accreditamento non è rimasto che chiedere l’autorizzazione ad alzare il compenso a 100 euro all’ora (3600 alla settimana...) in quanto «aree disagiate». Dalla Regione è arrivato l’ok. Così martedì è stato pubblicato un terzo avviso per 11 anestesisti, con scadenza il 19 aprile. Sperando che stavolta vada meglio.

L'altro modo per fronteggiare almeno in parte la carenza di anestesisti è il ricorso agli straordinari con la cosiddetta “area a pagamento”: far lavorare di più gli specialisti già in organico, su base volontaria, con retribuzione extra per la copertura dei turni di guardia nei reparti di Rianimazione che vanno oltre l’orario contrattuale. L'Asst sfrutterà la possibilità anche quest'anno. Il compenso previsto è di 80 euro lordi all’ora per i turni diurni e 60 per quelli notturni (contro i 100 riconosciuti ai “gettonisti” esterni, come abbiamo appena visto). Le ore autorizzate nel 2023 per Vigevano e Voghera erano state 5200. Quest’anno salgono a 5760, di cui 3600 a Voghera e 2160 a Vigevano, per una spesa complessiva di 458.304 euro, di cui 171.864 per Vigevano.

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