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I trasporti

Una petizione per ripristinare il bonus ai pendolari dei treni

Anche l’associazione Mimoal (Milano-Mortara-Alessandria) aderisce

Bruno Romani

Email:

bruno.romani@ievve.com

13 Aprile 2024 - 17:18

Una petizione per ripristinare il bonus per i pendolari dei treni

Un treno Caravaggio fermo in stazione a Mortara

La petizione è stata lanciata da Raffaele Specchia, ma rispetta le preoccupazioni e le lamentele che da mesi sta sollevando l’associazione pendolari Mimoal, attraverso il presidente Franco Aggio.

«La Regione Lombardia - si legge nella petizione per la raccolta di firme - ha modificato le condizioni generali di trasporto e, di fatto, eliminato il bonus a favore dei viaggiatori per i ritardi accumulati sulla tratta ferroviaria di riferimento. Il bonus introdotto nel 2010 veniva riconosciuto automaticamente sull’abbonamento mensile con uno sconto pari al 30% sull’abbonamento mensile e 10% sull'annuale. Il vecchio bonus utilizzava un indicatore basato sulla somma dei tempi di ritardo oltre i 5 minuti. Il bonus è stato ora sostituito da un indennizzo introdotto a seguito del regolamento europeo del 2021, il quale stabilisce l'obbligo di tutele minime anche per gli abbonamenti. L’Autorità di regolazione dei trasporti ha stabilito un valore minimo di indennizzo pari al 10% del prezzo se la somma dei treni soppressi ed in ritardo di oltre 15 minuti supera il 10%. Tale norma non impedisce tuttavia di introdurre parametri migliorativi. Pur se Regione ha incrementato il valore del rimborso al 30%, le nuove regole sono peggiorative (…) nel mese di gennaio 2024 l’indennizzo è scattato solamente su 3 direttrici, mentre nel 2023, nei mesi di maggio ed agosto, rispetto allo stesso numero di indennizzi sono stati riconosciuti rispettivamente 10 e 9 bonus, ovvero ben tre volte di più. I viaggiatori chiedono di rimodulare il nuovo indennizzo rivedendo le condizioni e rendendo la misura realmente fruibile anche per gli abbonamenti integrati in base al concetto di tratta abitualmente frequentata, per una maggiore equità e rispetto di chi paga un servizio». 

La petizione si può firmare seguendo il QR code

 

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