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I trasporti

L’allarme dei pendolari Mimoal: il raddoppio va rifinanziato con urgenza

Diventa tutto più difficile dopo lo stop del tratto Albairate-Abbiategrasso e la perdita dei 120 milioni del Pnrr

Bruno Romani

Email:

bruno.romani@ievve.com

26 Aprile 2024 - 12:14

L’allarme dei pendolari Mimoal: il raddoppio va rifinanziato con urgenza

Binari nei pressi della stazione ferroviaria di Mortara

Il presidente dell’associazione pendolari Mimoal (tratta ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria) ha ribadito recentemente la posizione del suo gruppo in merito al raddoppio della tratta ferroviara Albairate-Mortara: «Ci sono alcuni passaggi che vanno tenuti presenti - ha detto - dopo che è saltato il progetto tra Albairate e Abbiategrasso dobbiamo ragionare su quel che è possibile fare oggi. Prima di tutto riteniamo che si debba finanziare completamente il tratto tra Mortara e Albairate, che è quello che manca. Poi è necessario redigere i progetti definitivi, in modo di avere già tutto il materiale tecnico a disposizione. Successivamente sarebbe meglio, secondo noi, procedere a lotti aprendo due cantieri, uno tra Albairate e Abbiategrasso, zona nord, l’altro da Mortara verso Parona, cioè dalla zona sud».

Se queste tesi, in toto o anche parzialmente, dovessero essere messe in pratica servirebbero i finanziamenti, visto che i 120 milioni destinati dal Pnrr per realizzare i pochi chilometri tra Albairate e Abbiategrasso sono andati persi. Quegli stessi soldi (si sapeva da tempo che non bastavano) sarebbero potuti essere utilizzati per fare altro sulla linea, ad esempio partire dalla zona sud, oppure realizzare dei tratti di raddoppio selettivo, che comunque sarebbero stati sempre un passo avanti. Ora per trovare i nuovi finanziamenti ci sono dei passaggi obbligati. Spiegati dallo stesso Aggio: «Le possibilita sono quelle previste dalla legge, ovvero inserire il finanziamento completo della Albairate-Mortara nel Contratto di programma tra Ministero dei trasporti e Rfi, oppure utilizzare la Legge di bilancio 2025. Terza e ultima possibilità, ma sicuramente la più remota, approvare una legge ad hoc per la tratta mancante. Se nei prossimi mesi non si fa una di queste cose dovremo rimandare il discorso al prossimo anno. Ovvero un altro anno perso».

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