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VIGEVANO
30 Aprile 2024 - 18:05
VIGEVANO - C’è chi, in campagna elettorale, dice di consumare le suole delle scarpe. Vincenzo Rosato, in tanti anni di politica, ha sicuramente consumato decine di copertoni della bicicletta, che usava per andare a cercare, uno a uno, i propri elettori. Rosato si è spento lunedì notte, all’età di 83 anni, dopo una lunga malattia, lasciando la moglie e due figli. I funerali si svolgeranno giovedì alle 14.30 in Duomo.
Rosato, uomo di poche parole e tanti fatti, è stato protagonista di un trentennio della politica vigevanese, collezionando quattro elezioni consecutive in consiglio comunale. Lasciò la politica nel 2010 per dedicarsi a un’altra attività nel sociale, come presidente dell’Associazione culturale delle Genti Lucane, carica mantenuta fino al 2016, un sodalizio eal quale diede un impulso fortissimo, raccogliendo oltre 200 iscritti.
Vincenzo Rosato suo banchi del consiglio comunale nel 2005. Dietro si scorge l'ex sindaca Lucia Rossi
Un legame profondo con la Basilicata e il piccolo paese d’origine (Episcopia, nemmeno 1.300 abitanti) e l’amore sbocciato per la nostra città, nella quale ha vissuto gran parte dei suoi anni: sono i fili che hanno guidato la vita pubblica di Rosato. Una vita raccontata anche in un’autobiografia, “Il ragazzo del Sud” che è un piccolo trattato di sociologia sull’immigrazione e ricorda quanto potesse essere dura una città del Nord per un “ragazzo del Sud” nei primi anni ‘60. Ma poi Rosato è diventato un vigevanese a tutti gli effetti. Per decenni ha lavorato alla Cascami Seta, dove è stato anche rappresentante sindacale. Ha iniziato e caratterizzato la sua esperienza politica nei primi anni ‘80 preoccupandosi del “piccolo”, inteso come impegno a risolvere i problemi concreti delle persone, a cominciare dalla zona in cui viveva: fu infatti presidente dell’allora Comitato di Quartiere Brughiera-Cascame.
La prima candidatura al consiglio comunale risale al 1988 (lista Pci) con l’elezione mancata per un pugno di voti. Si rifà nel 1993 e passa come secondo con 149 preferenze (dietro Valerio Bonecchi); nel 1996 i voti diventano 389 (ed è secondo nell’Ulivo, dietro solo Emiangelo Vercesi): nel 2000 l’Ulivo perde, ma lui è sempre secondo nelle preferenze (321), così come nel 2005 (240).
Lo ricorda anche il circolo Pd vigevanese: «Siamo addolorati per la scomparsa del compagno Vincenzo Rosato. È stato un vero esempio per Vigevano e ha fatto tanto per i suoi concittadini: una passione e un impegno che l’hanno visto diventare un punto di riferimento al Cascame e alla Cascami Seta, in Consiglio Comunale e nell’associazionismo, soprattutto nella sua amata associazione lucana. Lo ricordiamo sempre attivo fino all’ultimo sui temi del lavoro e del rilancio della città».
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