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ABBIATEGRASSO, ESAME RINVIATO
30 Aprile 2024 - 20:30
L'assessore al bilancio Flavio Lovati, accanto a lui il sindaco Cesare Nai
Quella di ieri, lunedì, doveva essere la sera del rendiconto 2023 e invece è saltato tutto, con rinvio di un paio di settimane: colpa del ritardo con il quale il collegio dei revisori dei conti ha depositato la sua relazione, il 24 aprile, o forse della fretta con la quale è stato convocato il consiglio comunale. Per legge infatti il documento dev’essere messo a disposizione dei consiglieri almeno 20 giorni prima della seduta.
A rilevarlo è stato Alberto Fossati, con un intervento che sembrava l’arringa di un avvocato amministrativista quale è: «Chiediamo un rinvio perché la delibera è affetta da due profili di illegittimità. Uno attinente al procedimento, il mancato rispetto dei 20 giorni, e uno al merito, perché del parere dei revisori non c’è alcun riscontro nella bozza di delibera, essendo stata scritta prima di conoscerlo. È una violazione delle prerogative consiliari. Mi affido alla responsabilità e alla funzione di garanzia del presidente e del segretario, per non costringerci ad azioni giurisdizionali e anche a segnalazioni alla Prefettura e alla Corte dei conti».
Il segretario Lorenzo Olivieri ha dovuto ammettere: «Il rendiconto è stato approvato nei termini dalla giunta, abbiamo provato ad accelerare per arrivare in consiglio entro il 30 aprile ma il parere è stato emesso un po’ troppo tardi e ciò crea problemi di conoscibilità». Così l’assessore Flavio Lovati non ha potuto neanche iniziare la sua illustrazione: la delibera è stata ritirata, al pari di altre due collegate, il riconoscimento di un debito fuori bilancio e una variazione di bilancio. Esaminati e approvati regolarmente, invece, il consuntivo di Assp, l’Azienda speciale servizi alla persona, e il piano economico finanziario del servizio rifiuti e la tariffa Tari 2024, con un aumento nel quadriennio 2022-25 dell’11,5%, inferiore all’inflazione nello stesso periodo.
In apertura ha suscitato qualche polemica la surroga di Federica Bolciaghi (FdI), dimessasi per candidarsi alle amministrative nel suo paese, Albairate, con Florangela Cirielli. Dall’opposizione hanno fatto notare una possibile incompatibilità perché era consigliera della fondazione Casa di riposo e non risulta ancora la presa d’atto delle sue dimissioni, che però, ha assicurato il capogruppo Francesco Lovetti, sono state date.
Polemiche anche per i manifesti di cordoglio all’avvocato Giovanni Bosco in quanto ex consigliere comunale, fatti affiggere dal sindaco senza consultare i capigruppo. «Nel 2023 sono venuti a mancare tanti ex amministratori senza ricevere questo omaggio», ha osservato Giovanni Maiorana. Imbarazzata la replica del sindaco Cesare Nai: «Sono molto dispiaciuto: Lucio Da Col non sapevo avesse fatto il consigliere e non ero a conoscenza della morte di Giuseppe Cerri». Ma Maiorana aveva citato anche altri tre casi, compreso quello dell’ex vicesindaco Federico Taglietti.
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