Cerca

politica

Garlasco, l’addio al veleno dell’ex vicesindaca Teresa Dallera ieri sera in consiglio comunale

L’intervento in apertura della seduta. Entra in giunta Riccardo Invernizzi

Ilaria Dainesi

Email:

ilaria.dainesi@ievve.com

17 Maggio 2024 - 11:31

Garlasco, l’addio al veleno dell’ex vicesindaca Teresa Dallera ieri sera in consiglio comunale

L'ex vicesindaca Teresa Dallera lascia la sala consiliare dopo il suo intervento (foto di Jose Lattari)

È stata una seduta movimentata e insolita quella di ieri sera, giovedì 16 maggio, a Garlasco. Prima che i lavori del consiglio comunale iniziassero, i capigruppo hanno autorizzato il saluto dell’ex vicesindaco Teresa Dallera, che venerdì scorso aveva presentato le proprie dimissioni. Un intervento di alcuni minuti, che è stato in parte un bilancio del proprio operato (Dallera si è occupata di servizi sociali, pubblica istruzione, turismo e politiche giovanili), ma soprattutto un atto di accusa. Dallera ha parlato di «attacchi da parte di alcuni componenti della maggioranza» e di «accuse» che le sarebbero state rivolte negli ultimi mesi per l’attività svolta all’interno di alcune realtà del volontariato locale e per il suo legame sentimentale con l’ex presidente della Pro Loco, dimessosi nei mesi scorsi.

«Fondamentalmente – ha detto Dallera – venivano prese di mira e strumentalizzate questioni personali, paventando un ipotetico “conflitto di interessi” (…). Questi eventi hanno portato alla richiesta di dimissioni del presidente di Pro Loco e generato una “corrente” composta da alcuni consiglieri comunali che, sentendosi sottostimati (richiesta peraltro legittima), pretesero un rimpasto e una riassegnazione delle deleghe volta a togliere visibilità ad alcuni assessori e spostarla su altri elementi di maggioranza. Mi furono tolte, senza manifeste ragioni di una mia qualche incapacità o inadeguatezza, le deleghe alla Cultura e alle Associazioni. In tutto questo, chi aveva bisogno una vetrina personale l’ha ottenuta, anche a costo di iniziative economicamente impegnative per l’Ente, che non mi vedevano particolarmente favorevole e che, bisogna ammettere, non hanno nemmeno raccolto il consenso e la partecipazione auspicata. Eppure gli attacchi personali non si sono mai fermati – ha dichiarato Dallera – e la frattura nel gruppo di maggioranza non è mai stata sanata, anzi».

Il sindaco Simone Molinari ha preso la parola dopo l’intervento, specificando che non sarebbe seguito un dibattito in aula dopo tali affermazioni, rivolgendo all’ex vicesindaca parole di gratitudine, e confermando quanto già detto all'indomani delle dimissioni di Dallera: «Ti ringrazio per quello che hai fatto per questo Comune – ha detto il primo cittadino di Garlasco – Hai fatto molto bene, come ho già detto. Sei una persona valida».

Dai banchi della minoranza è poi intervenuto il consigliere Enzo Rossato: «Mai vista una serata come questa in consiglio. Ero del parere di non concedere questa opportunità di parlare. Avremmo potuto organizzare una serata al palazzetto o al teatro Martinetti. Ci sono state prese di posizione che si sentivano nell’aria. Forse siamo in caduta libera», ha detto Rossato, che si è poi rivolto direttamente al sindaco: «Dobbiamo riprendere le briglie». Il primo cittadino gli ha risposto a stretto giro di posta: «Anche nelle migliori famiglie qualche problema c’è».

INVERNIZZI ENTRA IN GIUNTA

Riccardo Invernizzi entra in giunta al posto di Teresa Dallera. Manterrà anche la presidenza del consiglio comunale

I lavori del consiglio sono poi iniziati con le due surroghe e l’ingresso dei neo consiglieri di maggioranza Luca Sambugaro e Salvatore Di Marco. Al posto di Dallera, entra in giunta Riccardo Invernizzi, che mantiene anche la presidenza del consiglio comunale; avrà le deleghe a servizi sociali, comunicazioni e pubbliche relazioni, pubblica istruzione, progettualità scolastica, politiche giovanili, organizzazione eventi, fiere e manifestazioni, cultura, teatro e biblioteca. Ora si attende la decisione sul vicesindaco.

IL TESTO DELLA LETTERA CHE  TERESA DALLERA HA LETTO PRIMA DELL'APERTURA DEL CONSIGLIO COMUNALE

«Con queste poche righe volevo motivare le ragioni che mi hanno spinto a prendere questa sofferta decisione. Lo devo soprattutto ai miei elettori, quelli che hanno scritto 322 volte il mio nome, e a tutti quelli che credono in me, nei miei valori e nelle mie idee. Con loro mi scuso, ma i presupposti per andare avanti non c'erano proprio più. Dopo i primi due anni di Amministrazione, trascorsi in armonia e senza che nel gruppo di maggioranza trasparisse alcuna rivalità, sono stati posti in essere alcuni attacchi alla mia persona da parte di alcuni componenti di maggioranza (sì di maggioranza!). Il tutto ha avuto inizio contestando la mia appartenenza a un gruppo di mamme volontarie che organizzano eventi per i bambini più piccoli e le loro famiglie. Non è bastato spiegare che “Garlasco for Family” non è una associazione, ma un gruppo interno alla Pro Loco di Garlasco (e quindi tutti tesserati) che andava a coprire una programmazione fino a quel momento mancante in una città come Garlasco e che le iniziative realizzate, in piena autonomia e in autofinanziamento, sono sempre state finalizzate a scopi sociali e di aggregazione e le offerte sempre reinvestite sul territorio a scopo benefico. Sottolineo che tale iniziativa nacque da una mia idea, già proposta nel 2020 al precedente consiglio Pro Loco, e pertanto il mio coinvolgimento in prima persona nell’attività di volontariato fu una conseguenza naturale. Per questa attività fui accusata da alcuni colleghi di maggioranza di utilizzare il volontariato per avere “visibilità politica”, che tra l’altro non mi risulta essere un comportamento illecito, se svolto con passione, onestà e senza nulla togliere al tempo da dedicare al ruolo istituzionale di cui ho avuto l’onore di ricoprire. Si arrivò a chiedermi addirittura ufficialmente di non apparire più sui giornali e di allontanarmi dal mondo delle associazioni per via del mio “ruolo istituzionale” e ad oggi non vi è ancora nessuna spiegazione concreta e valida a tale richiesta. Ho sempre risposto a questi assurdi attacchi che non mi interessava ricavare “visibilità politica” da ciò, perchè sono una donna pienamente realizzata, con un lavoro che amo, dei valori in cui credo e che non ho né ambizioni di carriera politica, né bisogno di occupare una poltrona, né di uno stipendio da amministratore. Tutto quello che ho fatto e faccio è sempre e solo dettato dalla volontà di impegnarmi per mettere le mie competenze e il mio tempo al servizio del paese e della cittadinanza, in modo completamente disinteressato, cosa già di per sé piuttosto rara in questo ambiente. Sebbene non condividessi la richiesta e le critiche mosse nei miei confronti, feci comunque un passo indietro, cercando di apparire il meno possibile, chiamando addirittura personalmente i giornalisti per chiedere di non pubblicare più miei virgolettati o mie foto in relazione alla mia attività di volontariato. Tutto questo però non è bastato. Infatti, non potendo attaccare il mio operato come assessore, per il quale non è mai stato eccepito nulla, a questo punto fu messa nel mirino da una collega di Giunta la mia vita privata, senza alcun rispetto e con pesanti ripercussioni sulla serenità mia e della mia famiglia. Addirittura la mia vita privata è stata oggetto, casualmente nello stesso periodo, di articoli apparsi sui giornali locali: mi lascia riflettere molto la circostanza per la quale in quegli articoli non mi sia stato contestato nulla in merito al mio operato istituzionale, fondamentalmente venivano prese di mira e strumentalizzate questioni personali paventando un ipotetico “conflitto d’interessi”. Di conseguenza, dopo che fu noto il mio rapporto sentimentale con l’allora presidente Pro Loco, ci fu anche l'accusa di avere favorito tale associazione con rimborsi non dovuti, sebbene i capitoli di spesa dei rimborsi in questione fossero gestiti da un altro assessore e non da me. Un’accusa di questo tipo, se ritenuta vera e suffragata da prove, avrebbe richiesto la segnalazione alle autorità competenti. Invece si scelse la strada della diffamazione finalizzata a screditare la mia persona e non solo. E questa narrazione diffamatoria nei miei confronti continua. Questi eventi hanno portato alla richiesta di dimissioni del presidente di Pro Loco e generato una “corrente” composta da alcuni consiglieri comunali che, sentendosi sottostimati (richiesta peraltro legittima), pretesero un rimpasto e una riassegnazione delle deleghe volta a togliere visibilità ad alcuni assessori e spostarla su altri elementi di maggioranza. Mi furono tolte, senza manifeste ragioni di una mia qualche incapacità o inadeguatezza, le deleghe alla Cultura e alle Associazioni. In tutto questo, chi aveva bisogno una vetrina personale l’ha ottenuta, anche a costo di iniziative economicamente impegnative per l’Ente, che non mi vedevano particolarmente favorevole e che, bisogna ammettere, non hanno nemmeno raccolto il consenso e la partecipazione auspicata. Eppure gli attacchi personali non si sono mai fermati e la frattura nel gruppo di maggioranza non è mai stata sanata, anzi. Prova ne è il recente episodio verificatosi durante un incontro che doveva essere chiarificatore e di conciliazione, dove invece sono stata aggredita verbalmente sempre dalla stessa componente di Giunta con insulti che hanno decisamente oltrepassato i limiti della decenza, dell’educazione e del rispetto umano, salvo poi riempirsi la bocca di belle parole sulla violenza di genere e sulla solidarietà femminile davanti alle panchine rosse. Episodio avvenuto alla presenza di tutti i consiglieri di maggioranza e del Sindaco stesso, spettatori muti dinanzi a uno spettacolo indegno.

A questo punto non ci sono più, per quanto mi riguarda, i presupposti per una serena prosecuzione del lavoro in questa maggioranza. Per l’evidente incompatibilità con alcuni elementi del gruppo preferisco farmi da parte: non posso e non voglio lavorare al fianco di chi non stimo, di chi non mi stima, dimostrandolo con le parole o con i silenzi, e di chi mette la propria arroganza davanti al proprio dovere. Io intendo il lavoro di amministratore come una opportunità di fare qualcosa, non per sè stessi, ma per la città. Un lavoro che va fatto con dedizione e correttezza. Ho sempre eseguito i miei compiti in seno alla amministrazione con onestà e il mio lavoro è stato ineccepibile sia per competenza, sia per la fedeltà all'Ente, sia per i buoni rapporti con il personale, con cui mi sono sempre relazionata con educazione e rispetto.

Lascio un assessorato impegnativo come i Servizi Sociali, Istruzione e Promozione del Territorio in piena salute. Mi sembra doveroso sottolineare alcuni aspetti e risultati raggiunti nel corso del mandato:

- tariffe sociali ferme dall'inizio della nostra Amministrazione.

- un asilo nido riconosciuto come eccellenza e con il record assoluto di capienza dei posti occupati.

- assolto il compito sociale di attuare pienamente la conciliazione famiglia/lavoro con il progetto “scuola aperta” durante i pomeriggi di settembre, le vacanze natalizie, di carnevale, pasquali e garantito la qualità dell’offerta dei centri estivi nel rispetto dei requisiti regionali di sicurezza e conformità.

- mantenuto a livelli di qualità e rispetto degli standard i servizi parascolastici come pre-postdoposcuola, mensa e trasporto alunni.

- investito ingenti risorse per il sostegno comunale, da affiancare al non sempre tempestivo sostegno statale, per gli alunni con disabilità fino alle scuole superiori.

- promosso l'apertura di uno sportello di ascolto psicologico gratuito per adolescenti e adulti presso l’ufficio Servizi Sociali, lo sportello di domanda/offerta lavoro presso Le Vele, l’introduzione del kit neonati per le nuove nascite, i parcheggi rosa e le giornate gratuite di prevenzione.

- mantenuto sempre un ottimo rapporto di rispetto e collaborazione con le scuole e il mondo delle associazioni.

- attuata una promozione turistica del territorio potenziata grazie a un nuovo sito web e alla creazione della Casa del Pellegrino comunale che nel 2023 ha ospitato più di 400 pellegrini e favorito l’indotto anche della ristorazione convenzionata.

Per i Servizi di assistenza alla persona, contributi per difficoltà economica e disagio sociale ho sempre assolto al mio compito con correttezza ed empatia. Nessuno è stato lasciato solo, nessuno ha dormito per strada, nessuno è rimasto al freddo, nessun bimbo ha saltato il pasto o non è stato protetto in caso di difficoltà familiare. Ho sempre operato con ragionevolezza ed equità. E' un lavoro impegnativo e silenzioso, molto lontano dalle così tanto bramate occasioni di visibilità, ma che ha un valore sociale elevatissimo e che so di aver portato avanti con serietà, professionalità e riservatezza. Ho sempre avuto come via maestra il bene della cittadinanza ma anche il bene dell'Ente. Mai mi sono piegata a clientelismi per favorire amici e probabilmente questo modus operandi non è piaciuto ad alcuni. Lascio a malincuore gli amici che ho trovato tra i colleghi, i dipendenti e i collaboratori del Comune e mi confortano le loro attestazioni di stima. Gli auguro di poter lavorare sempre in armonia e serenità e ringrazio ognuno di loro per ciò che mi ha insegnato. Chi mi ha votata e ha creduto in me, deve sapere che questa scelta è stata molto sofferta per il senso di responsabilità che sento nei loro confronti, ma che la mia coerenza non mi permette di proseguire facendo parte di una squadra della quale non condivido più i valori».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400