Bonacina neo presidente della Croce Rossa di Vigevano

Era l’unico candidato alla successione e non era previsto quorum: alle urne avrebbe potuto recarsi anche solo una manciata di volontari e sarebbe stato comunque eletto. Per questo è decisamente un buon segnale il fatto che ben 80 aventi diritto (su 262) abbiano comunque ritenuto doveroso partecipare alla votazione indetta per domenica 19 maggio. Venerdì ci sono state la proclamazione e l’insediamento: è Marco Bonacina, 47 anni, il nuovo presidente del comitato di Vigevano della Croce Rossa, in carica per il prossimo quadriennio.

Dirigente della Torveca, è in Cri dal 1997 come volontario del soccorso e in 25 anni ha ricoperto vari ruoli, compresi quelli di vice presidente nel primo mandato di Andrea Motta, al quale subentra, e di consigliere regionale Cri dal 2005 al 2009. Tutto nuovo anche il consiglio direttivo: vice presidente è Roberta Beretta, dipendente comunale in pensione ed ex consigliera comunale, poi ci sono Luigi Baratti, infermiere di Pronto soccorso anch’egli in pensione, sorella Beatrice Carreri in rappresentanza delle infermiere volontarie ed Emanuele Coppolino per la quota riservata ai giovani.

Baratti avrà la delega allo sviluppo della sede di Cassolnovo, di recente costituita: il progetto prevede di farne non una postazione per ambulanze ma un ambulatorio che eroghi servizi alla cittadinanza. A Motta, che dopo 8 anni non si poteva più ricandidare, il neo presidente ha conferito la delega operativa per il sociale.

«C’è la volontà di proseguire tutti i progetti messi in campo durante i mandati di Motta, che ringrazio per il lavoro fin qui svolto – dice Bonacina – e anche di riattivare le relazioni con altri enti che si occupano di soccorso, come vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile. Dopo il Covid si erano un po’ sfilacciati. Da tempo non si organizza più un’esercitazione interforze».

Dal punto di vista operativo il comitato è ben attrezzato: ha 15 dipendenti e dispone di 16 mezzi, di cui 11 ambulanze in varie configurazioni, due auto, un fuoristrada, un furgone e un pulmino a otto posti. «Siamo molto affezionati alla nostra sede, che non intendiamo certo lasciare – aggiunge il neo presidente – ma siamo anche alla ricerca di uno spazio logistico in cui ricoverare mezzi e attrezzature».