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VIGEVANO: ATTIVA IN VIALE MONTEGRAPPA

Debutta la Centrale operativa territoriale, cabina di regia della sanità

Garantisce il raccordo con il sistema ospedaliero e accompagna le dimissioni

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

04 Luglio 2024 - 16:00

Debutta la Centrale operativa territoriale, cabina di regia della sanità

Le postazioni della Centrale operativa territoriale di Vigevano

Quello che sembra solo un ufficio con due postazioni è la vera cabina di regia del nuovo modello di sanità, alla quale è affidato il cruciale compito di raccordo tra ospedale e territorio. Si chiama Cot, ovvero Centrale operativa territoriale, ed è attiva da lunedì all’interno della Casa di comunità, in viale Montegrappa.

Come funziona? Lo spiega la dottoressa Giulia Castellani, direttore del distretto Lomellina: «È un servizio di back-office, con linee dedicate solo agli operatori e non note all’utenza esterna, che fa invece riferimento al Pua, il Punto unico d’accesso, dove espone i propri bisogni. La Centrale operativa può essere attivata dallo stesso Pua, dal medico di base, dal medico dimettente di un ospedale o dall’operatore di un altro servizio. A rispondere è un infermiere (ma in prospettiva ci sarà anche personale amministrativo) che si avvale della piattaforma Sgdt, il Sistema di gestione digitale del territorio».

Qual è dunque il ruolo della Cot? «Le funzioni principali – illustra Maria Addis, coordinatrice infermieristica dei servizi territoriali per l’intera Asst – sono tre. La prima è l’accompagnamento delle dimissioni ospedaliere, ogni volta che il paziente al momento dell’uscita ha bisogno di assistenza sanitaria a domicilio, affidata ai nostri sette infermieri di famiglia, o sociale. La seconda è la gestione del percorso inverso, dal territorio all’ospedale, per ricoveri programmati. La terza è il passaggio da territorio a territorio, verso strutture come Rsa o Cure palliative».

Esiste una Cot in ognuno dei 5 distretti di Asst (le altre sono a Pavia, Voghera, Broni e Belgioioso), con l’eccezione della Lomellina che, essendo il distretto più grande, ne ha due: oltre a Vigevano è stata attivata quella di Mede, alla quale fanno riferimento gli ospedali di Mortara e Mede e la zona di Garlasco. In questa fase iniziale le centrali operative funzionano per 8 ore al giorno (dalle 8,30 alle 16,30), destinate a salire a 12 (dalle 8 alle 20). Sono attive in sede dal lunedì al venerdì, ma poi c’è un reperibile provinciale il sabato, la domenica e nei festivi, con un telefono aziendale e un computer che accede da remoto al sistema informatico.

Il progetto di sviluppo è stato seguito personalmente dal direttore sociosanitario Giancarlo Iannello, che crede molto nel ruolo delle Cot come elemento di garanzia, sviluppo e consolidamento della rete dei servizi territoriali.

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