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L’opposizione

Un’altra voce si alza contro l'abbattimento dei tigli e la sostituzione della copertura del Mercato Coperto a Vigevano

Prende posizione l’associazione “Sostenibilità, equità, solidarietà” che chiede di non togliere gli alberi e di ripensare al progetto migliorando la resistenza della tettoia

Bruno Romani

Email:

bruno.romani@ievve.com

22 Agosto 2024 - 08:02

Un’altra voce si alza contro l'abbattimento dei tigli e la sostituzione della copertura del Mercato Coperto a Vigevano

Il mercato coperto di Vigevano

Il comunicato è stato inviato dal portavoce dell’associazione “Sostenibilità, equità, solidarietà” Massimo Gallina al sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, al dirigente dei servizi tecnici Enrico Rossi, all’assessore al Verde urbano Riccardo Ghia, alla giunta e ai Capigruppo consiliari. Il progetto di risistemazione del “Naviglio Sforzesco” ha già interessato via Decembrio e piazza Sant’Ambrogio, ora tocca al Mercato coperto. Ci sono ipotesi, progetti e previsioni, che interessano i tigli esistenti, i quali hanno con le loro radici interessato il sottosuolo e la pavimentazione. Inoltre è necessario intervenire sulla attuale copertura, ormai obsoleta e insicura.

Massimo Gallina, però, sottolinea: «Non giustifichiamo e ci opponiamo decisamente alla rimozione del filare dei tigli che rappresentano, pure, una linea di continuità con i simili di piazza Sant’Ambrogio. Non siamo interessati e non ci accontentiamo della ripiantumazione di nuovi alberelli in numero minore, posizionati sulla linea dei parcheggi laterali».

Gallina, che è anche presidente delle associazioni della Consulta Ambiente del Comune spiega ancora: «La Consulta Ambiente ha al suo interno agronomi e consulenti di pregio che ricoprono cariche importanti nell’Ordine degli agronomi. Avere la Consulta e non solo non consultarla ma tendere a ignorarla e disarmarla rendendogli difficile l’accesso agli atti non ci sembra in linea con lo spirito del procedimento del rinnovo del Pgt, dove si spaccia a piene mani la condivisione con la città». Prosegue Gallina e si chiede: «Non è dato sapere, ma per l’Amministrazione sarebbe necessario intervenire in sostituzione della copertura sul naviglio.
Non sono un ingegnere strutturista ma, oltre agli agronomi, la nostra associazione e le altre che fanno parte della Consulta sono in grado di reperirne tra gli associati e simpatizzanti disposti a farci da consulenti, e un po' da tutti è arrivata la risposta che probabilmente si potrebbe migliorare la resistenza di quest’ultima con accorgimenti strutturali superficiali, come la posa di maglie in fibre di carbonio, mantenendo così lo stato attuale, senza demolire e rifare, e risparmiando pure sul budget».

 

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