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Vigevano

Santa Maria del Popolo, un polo culturale: ecco le future iniziative

La Confraternita che lo gestisce presenta il rilancio della chiesa

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

20 Settembre 2024 - 09:00

Santa Maria del Popolo, un polo culturale: ecco le figure iniziative

Si tratta forse dell’interno barocco più bello di Vigevano. Soprattutto negli ultimi anni, però, non gli è stata resa del tutto giustizia. Si punta, adesso, a rendere Santa Maria del Popolo un’offerta culturale per l’intera città. La chiesa è incastonata tra le case di via del Popolo, ed è retta da oltre mezzo millennio dall’omonima confraternita. Ne fanno parte una ventina di persone. Li guida Carlo Naj, il priore. Proprio Naj insieme ad Annamaria Olivo Branca, a Gaetano Mercorillo e ad altri, ha presentato il piano di rilancio martedì. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha stanziato 10 mila euro sui 46 mila previsti. Contribuiscono anche Diocesi e Comune di Vigevano. Il resto lo paga la confraternita.
Il prossimo appuntamento pubblico sarà domenica 29 settembre. Un concerto corale sul sagrato ricorderà don Tarcisio Comelli, ex rettore della chiesa, a 21 anni dalla morte con la Schola Cantorum locale. Seguiranno altri appuntamenti musicali a dicembre. Fino ad ora Santa Maria del Popolo apriva prevalentemente per alcuni momenti religiosi, messe e meditazioni. C’erano eventi, ma sporadici. Molti passanti, incuriositi, entravano quando potevano e si stupivano degli affreschi del Garberini e della solennità di un luogo ricco di storia. La prima pietra ha più di 500 anni.


«L’idea – ha spiegato Naj – è arrivata dalla necessità di adeguare lo spazio fisico della chiesa con un nuovo impianto di riscaldamento, dotato di tutti gli standard di efficienza energetica e sicurezza. Lavori effettuati senza rovinare niente. Questo ci ha portati a prendere contatti con la Fondazione, a cui siamo grati, la quale ci ha invitato ad ampliare l’adeguamento strutturale con una proposta culturale rivolta a tutta la città». Non solo iniziative musicali ma anche incontri culturali (religiosi e non), maggiori aperture e una proposta legata all’anno giubilare in via di definizione. Inoltre, la confraternita tornerà a organizzare i meeting, interrotti dalla pandemia.
Il “nuovo corso” di Santa Maria del Popolo è anche tecnologico. Un teleschermo permette di seguire in diretta la messa. C’è il wi-fi, si possono organizzare riunioni a distanza. Una newsletter permette comunicazioni periodiche ai finora 117 iscritti. Saranno molti di più ora che la chiesa sarà maggiormente aperta. Così anche più turisti, magari, potranno entrare e alzare gli occhi all’insù.

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