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La vicenda

Le indagini di Pavia Acque sul Cromo esavalente a Vigevano

La comunicazione arriva da Consulta Ambiente. Presenza concentrata nei fanghi del depuratore, che non vengono riutilizzati in agricoltura, ma smaltiti. L’inquinante così non si disperde

Bruno Romani

Email:

bruno.romani@ievve.com

21 Settembre 2024 - 15:32

Le indagini di Pavia Acque sul Cromo esavalente a Vigevano

Il depuratore di Vigevano

In agosto c’era stata una richiesta di chiarimenti da parte di Consulta Ambiente di Vigevano - e delle associazioni rappresentate con il presidente Massimo Gallina - sulla presenza di Cromo esavalente al depuratore. È stata Pavia Acque a indagare e ha comunicato la sua risposta. La stessa Consulta la ritiene «rapida, esauriente e trasparente». Pavia Acque segnala:

«La concentrazione in eccesso di Cr VI (cromo esavalente) riscontrato nei fanghi del depuratore deriva da uno o più scarichi irregolari o dolosi in fognatura. Per individuare la possibile origine, ASM Vigevano e Lomellina ha svolto varie campagne di analisi già a partire dal 2022 sia sulle acque in ingresso al depuratore che negli scarichi puntuali della rete fognaria delle attività che utilizzano questo composto nelle loro lavorazioni (ad esempio lavorazione pelli, cromature, produzione di vernici...), sia sui fanghi conferiti all'impianto da autobotti, ma finora non ha prodotto risultati tali da accertare la provenienza esatta del Cr VI in eccesso.

L'individuazione della fonte di inquinamento di Cr VI prosegue e l'opzione di sospendere il conferimento dei fanghi provenienti dagli autospurghi è per escludere questi ultimi fra le possibili fonti di inquinamento. Bisogna sottolineare che il quantitativo di fanghi provenienti dagli autospurghi pesa molto meno del 2% del totale di fanghi prodotti da tutto l'impianto per cui è assai improbabile che il Cr VI in eccesso provenga dai conferimenti dei fanghi dagli autospurghi, ma si vuole escluderlo a priori provando a sospendere il conferimento e facendo delle analisi di controllo.

Il cromo in eccesso è stato riscontrato nei fanghi e questo non consentirà di poterli riutilizzare in agricoltura, ma dovranno essere portati a smaltimento con conseguente aumento dei costi. Viene sottolineato come l'attività di depurazione ha fatto in modo che il cromo in eccesso si concentrasse nel fango disidratato senza finire a valle del depuratore con conseguente dispersione nell'ambiente». 


C’è anche uno sviluppo operativo: Pavia Acque chiederà ai partecipanti del prossimo tavolo tecnico se Consulta Ambiente potrà presenziare all’incontro. Inoltre viene precisato che la risposta di Pavia Acque arriva dall’ingegner Stefano Bina, direttore generale, a cui la Consulta chiede di essere tenuta aggiornata sulla questione. Nella sua relazione Pavia Acque ha anche allegato la comunicazione sulle campagne di analisi svolte finora da ASM Vigevano. 


 

 

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