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Domani mattina (sabato) il sit-in di protesta contro l'abbattimento dei tigli

L'iniziativa in via Rocca Vecchia a partire dalle 10, sotto il Mercato coperto. In discussione il progetto di riqualificazione dell'area e i lavori sul Naviglio Sforzesco

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

27 Settembre 2024 - 11:42

Domani mattina (sabato) il sit-in di protesta contro l'abbattimento dei tigli

VIGEVANO - Perché abbattere una dozzina di piante belle e sane per dei lavori che non sono necessari? È questa la domanda alla base del sit-in di protesta che si svolgerà domani mattina (sabato 28 settembre) a partire dalle 10 in via Rocca Vecchia. Le piante sono quelle che fiancheggiano il mercato coperto. Sotto, scorre un tratto del Naviglio Sforzesco. Da ormai cinque anni il Comune sta effettuando dei lavori di consolidamento strutturale delle solette e delle sponde dei tratti coperti, intervento partito di fronte alle scuole Regina Margherita e arrivato ora all’ultima tappa, quella del Mercato Coperto.

Secondo il Comune, per consentire la sostituzione della soletta è necessario abbattere le piante (non si ancora se tutte o solamente alcune) per poter effettuare i lavori (e salvare una decina di parcheggi) dato che le loro radici si sono ovviamente estese sotto la superficie del marciapiede e della pavimentazione attuale del Mercato coperto.

La manifestazione di sabato è stata promossa - in seguito ad un animato incontro in commissione consiliare che si è svolta la scorsa settimana - dalla Consulta Ambiente Vigevano e ad essa hanno aderito, oltre alle singole associazioni di volontariato e ambientaliste che ne fanno parte, anche diversi gruppi di minoranza: Pd, Polo Laico, Movimento 5 Stelle. Anche Rifondazione Comunista e Vigevano Prima di Tutto hanno dato la propria adesione all’iniziativa. Obiettivo: fermare l’abbattimento modificando il progetto, che prevede la sostituzione della soletta e rivedere complessivamente il piano di riqualificazione dell’area, per il quale (al momento) non ci sono nemmeno tutti i fondi necessari.

«La pratica - scrive la Consulta Ambiente - è a dir poco zoppa. Manca una perizia agronoma non solo sullo stato di salute dei tigli, ma anche sull’invasività delle radici sulla struttura. Manca l’autorizzazione paesaggistica, pratica obbligata per ogni intervento, anche meno invasivo di questo, per qualsiasi cittadino che va a modificare o ristruttura la sua casa o giardino. Forse non vale per i lavori del nostro Comune? Per i lavori di sostituzione della soletta che copre il Naviglio Sforzesco il Comune ha commissionato e pagato nel 2019 una perizia e la sta totalmente disattendendo prevedendo una spesa di 900 mila euro per un intervento che quella perizia non ritiene utile: l’amministrazione si è intestardita nel voler realizzare l’opera. Così perderemo tutti i tigli del più bel viale della nostra città».

«Parteciperemo alla protesta - dice Alessio Bertucci, capogruppo Pd - Durante la commissione consiliare voluta da noi, Polo Laico e Movimento 5 stelle è stato chiaramente detto che i tigli sono sani e che il progetto del nuovo mercato coperto è monco senza i dovuti finanziamenti. Il rischio è quello di abbattere tutto e di vedere l’ennesimo cantiere senza fine della città». Concetti ribaditi anche da Luca Bellazzi (Polo Laico) e Silvia Baldina (M5S) e dal circolo di Rifondazione Comunista. Il sindaco Andrea Ceffa, però, non cambia idea e mette in risalto alcuni elementi.

LA REPLICA DEL SINDACO CEFFA

«Si sta facendo grande confusione - dice - Le piante verranno recise per poter effettuare i lavori e verranno sostituite con altre. A meno che qualcuno sostenga che piante senza radici possono essere mantenute. L’unico modo per salvarle è non fare nulla, cosa che escludo. Viene citata la perizia del 2019 a proposito della necessità di sostituire la soletta, ma in modo non completo. Dato che l’area dovrà diventare luogo di aggregazione, ricordo che la perizia definisce il carico “non adatto ad assembramenti”. Gli attuali 300 kg/mq non sono sufficienti nemmeno per la normativa, che per i cosiddetti ambienti suscettibili di sovraffollamento stabilisce una portata minima di 500 kg/mq».

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