La Manovra 2024 ha introdotto significativi cambiamenti al sistema pensionistico italiano, intervenendo sia sui requisiti per l'accesso alla pensione che sulle formule di flessibilità. Vediamo in dettaglio cosa cambia e chi potrà andare in pensione entro il 2024.
Pensione di Vecchiaia: Cosa Cambia nel 2024?
Dal 2024, per chi rientra nel sistema contributivo, la soglia per l'accesso alla pensione di vecchiaia è stata abbassata. Non è più necessario che l'assegno previdenziale sia pari a 1,5 volte l'assegno sociale, ma è sufficiente che sia uguale all'assegno sociale, che ammonta a 534,40 euro. Restano invariati gli altri requisiti: 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
Inoltre, non ci sono finestre mobili per la pensione di vecchiaia e il primo assegno verrà erogato il mese successivo alla presentazione della domanda. Nonostante le modifiche introdotte dalla Manovra, non sono previsti adeguamenti legati alle aspettative di vita almeno fino al 2026.
Deroghe ai Requisiti Ordinari
Alcune categorie di lavoratori, come quelli impegnati in attività gravose o usuranti, continueranno a beneficiare di deroghe ai requisiti standard anche nel 2024. Ad esempio, per i lavoratori dipendenti con mansioni gravose sarà possibile andare in pensione con 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi, mentre per gli autonomi gli anni di età richiesti salgono a 62 anni e 7 mesi.
Pensione Anticipata: Le Novità del 2024
La riforma Fornero resta in vigore, consentendo l'accesso alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Tuttavia, per i dipendenti pubblici ex INPDAP, dal 2024 sarà applicato un taglio alla quota retributiva della pensione, dovuto all'aggiornamento delle aliquote di rendimento.
Opzione Donna: Criteri più Rigidi
Opzione Donna nel 2024 introduce nuove restrizioni. Le lavoratrici potranno andare in pensione a 61 anni con 35 anni di contributi, ma solo se rientrano in una delle categorie specifiche: caregiver, invalide con almeno il 74% di disabilità, o lavoratrici in esubero da aziende in crisi. Inoltre, l'assegno sarà interamente ricalcolato con il sistema contributivo.
Quota 103 e Penalizzazioni
Quota 103 resta un'opzione valida per chi ha 62 anni e 41 anni di contributi entro il 31 dicembre 2024. Tuttavia, il ritiro con questa formula comporterà un assegno ridotto: fino al compimento dei 67 anni, l'importo non potrà superare quattro volte il minimo. Anche in questo caso, le finestre mobili di uscita si allungano: 7 mesi per i lavoratori dipendenti e 9 mesi per gli autonomi.
APE Sociale e Pensione Precoci
Nel 2024 l'APE Sociale rimane accessibile per alcune categorie di lavoratori gravosi, anche se i requisiti diventano più stringenti: 63 anni e 5 mesi di età e almeno 30 anni di contributi, oppure 36 per chi svolge lavori usuranti. La pensione anticipata per i lavoratori precoci continua a essere accessibile con 41 anni di contributi, ma anche in questo caso i dipendenti pubblici ex INPDAP subiranno un ricalcolo penalizzante.
Il 2024 porta novità significative nel sistema pensionistico italiano, con un equilibrio tra flessibilità e penalizzazioni. Chi desidera andare in pensione dovrà valutare attentamente i requisiti e le opzioni disponibili, considerando gli effetti sulle proprie condizioni economiche.