Rabachin è il “sommelier dell'anno”. Il vigevanese ha sbaragliato tutti al concorso Fisar

L’anno scorso era arrivato secondo, a tanto così dal trionfo. Adesso ha vinto: è Alberto Rabachin (nella foto diGian Paolo Serna - Stazione.club), vigevanese, il miglior sommelier dell’anno per Fisar, la Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori. Durante la finale nel 4 ottobre a Savona a bordo della nave da crociera Costa Diadema, le prove comprendevano la gestione della sala coordinando camerieri e servizio dei vini, il racconto a tutto tondo un vino e due degustazioni alla cieca. La giuria ha decretato così la vittoria di Rabachin grazie a «un impeccabile servizio, una conoscenza approfondita e completa dei temi richiesti e un racconto emotivo del vino che è andato ben oltre la classica scheda di degustazione».

Classe 2000, laureato in Management e Scienze del Turismo all’università Iulm di Milano, ha completato la sua formazione
accademica con un master in Food&Wine Management alla 24ore Business School. Adesso lavora nel mondo della comunicazione di settore. «Mia madre, Anita Lavatelli - spiega Rabachin - mi ha coinvolto: quando finivo le superiori lei diventava sommelier Fisar. Il concorso all’inizio era come un gioco, una sfida: essendo arrivato subito secondo, ho capito che avrei potuto ambire in alto. Così ho viaggiato tanto e assaggiato nuove bottiglie, partecipato a quante più degustazioni possibili e letto libri anche non accademici, proprio con l’obiettivo di ampliare la mia visione». Ora l’ambizione del vigevanese è diventare un vero e proprio ambasciatore del vino italiano, anche all’estero, comunicando in modo originale, magari anche controcorrente, per coinvolgere i coetanei e i futuri consumatori.