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I trasporti

Per risolvere i disservizi, nell’ottica di Trenord, servono meno fermate e meno corse

Se ne parla per alcune tratte di Varese e della Valtellina, ma anche i pendolari Mimoal sono preoccupati. «Non bisogna tagliare, ma immettere nuovi treni»

Bruno Romani

Email:

bruno.romani@ievve.com

29 Ottobre 2024 - 18:38

Per risolvere i disservizi, nell’ottica di Trenord, servono meno fermate e meno corse

Un treno della Milano-Mortara

La protesta, il 9 ottobre, era arrivata addirittura dal presidente della Regione Attilio Fontana e dall’assessore ai trasporti Franco Lucente. «Di puntuale ci sono solo i disservizi» avevano affermato i due esponenti di Lega e Fratelli d’Italia a margine di una riunione con Ferrovie Nord, Trenord e RFI. Per risolvere la questione che interessa quasi ogni linea regionale arrivano le nuove idee di Trenord, che sono quelle di ridurre corse e fermate. La causa dei disservizi sarebbe il “sovraffollamento dei binari” che è uscita prepotentemente in questi giorni da notizie di stampa. È una questione, quella dei tagli, che sta preoccupando tutti i comitati pendolari e anche il presidente della Mimoal Franco Aggio è sul piede di guerra: «Se così fosse – afferma – il sacrificio non lo dovrebbero fare solo i treni dei pendolari, ma tutti». La tesi sostenuta da Aggio non è quella del taglio, ma del potenziamento. «Le specifiche di RFI dicono che ogni linea può essere utilizzata al 75% della capacità senza problemi. Si può arrivare all’85% ma a quella soglia iniziano delle eventuali criticità. La rete è comunque utilizzabile fino al 100% della sua capacità. La Milano-Mortara invece è al 60%. L’ideale sarebbe poterla portare almeno al 75%. Ovvero alla normalità».

La carrozza di un treno Caravaggio, in un momento critico

Dopo il periodo della pandemia la linea Milano-Mortara ha ripreso in pieno la sua frequenza di passeggeri e si attesta su circa 20mila viaggiatori al giorno. In alcuni casi (soprattutto se dovessero accogliere due convogli quando ne viene soppresso uno) i nuovi treni Caravaggio non riescono a ospitare una gran massa di gente. «Sono stati acquistati in composizione di cinque pezzi e non sei – spiega ancora Aggio – e in alcuni tratti o situazioni complicate si rivelano insufficienti». Quel che sta succedendo sulle tratte di Varese e Sondrio verso Milano è già stato commentato anche dal consigliere regionale del PD Simone Negri. «Nonostante i cantieri e la saturazione dei binari, era stato previsto un aumento pressoché lineare nei 10 anni sia dei treni sia del numero di passeggeri. Non solo, anche per questo primo periodo - incredibilmente - è stato scritto nero su bianco che avremmo avuto più treni e più corse. Previsioni che si infrangono contro la realtà (…) Tutto sballato a questo punto. Altro che incrementi. Qui si taglia. Dopo un solo anno». Il consigliere regionale, in conclusione, chiede maggiore trasparenza.

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