Cerca

MORTARA: ENTRAMBI I PROGETTI SONO ENORMI, EPPURE...

Agrivoltaico no, fotovoltaico sì: il Comune fa due pesi e due misure

Parere negativo sul primo, mentre su secondo si è già espresso a favore. In cambio di 133 mila euro

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

31 Ottobre 2024 - 13:30

Agrivoltaico no, fotovoltaico sì: il Comune fa due pesi e due misure

I progetti a confronto del parco fotovoltaico (a sinistra) e dell'agrivoltaico (a destra)

Il Comune esprime parere negativo al progetto di parco agrivoltaico su 96,92 ettari a sud-est della città, tra i Casoni e la statale per Cergnago. L’anticipazione a mezzo stampa del sindaco Ettore Gerosa è confermata da una delibera di giunta la cui approvazione era annunciata per ieri (mercoledì). Solo l'11 settembre, però, l’amministrazione ha espresso parere favorevole al parco fotovoltaico su 16,72 ettari nei terreni accanto al polo logistico, il cui progetto era stato presentato qualche mese fa. In cambio della promessa di «misure compensative» per 133.249,13 euro.

La contraddizione è stata messa in luce dal consigliere di Rifondazione Giuseppe Abbà, che sui due progetti ha presentato una mozione e un’interrogazione, discusse lunedì in consiglio comunale. Abbà coerentemente è contrario a entrambi, sostiene le energie alternative ma senza consumo di suolo: «Ci sono altri modi, come i tetti e i corsi d’acqua». La sua mozione di contrarietà al progetto dell’agrivoltaico, con un piccolo emendamento che non ne modifica la sostanza, è stata approvata all’unanimità. Il sindaco Gerosa ha reso noto che entro il termine del 10 novembre il Comune si esprimerà contro sulla base di motivazioni in otto punti formulate dall’ufficio urbanistica.

Subito dopo è stata trattata l’interrogazione presentata qualche settimana prima sull’altro progetto, che interessa aree contigue al polo logistico. È più piccolo, «ma comunque enorme: un’estensione di 167 mila metri quadri, pari a 24,5 campi di calcio», ha osservato Abbà. Un’area più vasta dell’intero terminal intermodale. Ed è un’impianto fotovoltaico tradizionale, con 20.832 pannelli a terra, che non prevede anche attività agricola, a differenza dell’altro.

Ma su questo il Comune è d’accordo: «Alla conferenza del servizi del 13 settembre – ha detto il sindaco – abbiamo dato parere favorevole. Tecnicamente non sono stati rilevati motivi ostativi rispetto ai vincoli urbanistici o paesaggistici. L’area è destinata alla logistica, non ha particolari criticità e non ci sono cascine storiche nel raggio di 500 metri». Poi ha confermato quanto già emerso da una delibera di giunta: «La società proponente Bf Energy di Roma ha proposto misure compensative per 133.249 euro e il Comune ha accolto l’offerta».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400