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L'iniziativa

Gruppi di ascolto gratuiti per le famiglie

Da novembre professionisti aiutano a migliorare il clima tra genitori e figli. Gli incontri saranno a Mortara. Ecco come iscriversi

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

03 Novembre 2024 - 14:00

Gruppi di ascolto gratuiti per le famiglie

Si tratta di gruppi di ascolto con personale qualificato, gratuiti, rivolti a genitori e figli fino ai 18 anni. Il progetto Pippi è sia ispirato a Pippi Calzelunghe, noto personaggio dei cartoni cresciuto senza una rete sociale ma in grado di cavarsela in qualche modo, sia un acronimo. “Progetto Intervento Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione”. È stato presentato la settimana scorsa in municipio a Vigevano alla presenza di Marzia Segù, assessore ai servizi sociali e vicesindaco, e di don Moreno Locatelli, direttore di Caritas diocesana. A quest’ultima infatti è affidato il progetto, nell’ambito del Piano di zona. Come sede dei colloqui tra le famiglie interessate e i professionisti è stata scelta Mortara per la sua centralità rispetto a tutto il territorio. Da novembre, presso palazzo Cambieri in corso Garibaldi, le professioniste Marta Cupellini (psicologa e psicoterapeuta) e Raffaella Giannini, educatrice professionale e facilitatrice, terranno i colloqui. Tutto è gratuito. Sono tre i gruppi previsti. I genitori con figli fino agli 11 anni potranno presentarsi per sei mercoledì dalle 17 alle 19 (6 e 27 novembre, 18 dicembre, 15 gennaio, 5 e 26 febbraio). Le coppie con figli adolescenti, cioè dai 12 ai 18 anni, sono attese sabato dalle 10 a mezzogiorno (il 9 e 30 novembre, il 21 dicembre, il 18 gennaio, l’8 febbraio, il 1° e il 29 marzo). Infine, i ragazzi dai 12 ai 18 anni che intendono intraprendere il percorso da soli possono presentarsi sabato dalle 10 a mezzogiorno  negli stessi giorni già elencati.

I qr-code nella locandina sottostante permettono di iscriversi.
 

«Sei un genitore in difficoltà? Ti senti isolato dai coetanei – è la premessa – o isolato dagli adulti? Parlane nei nostri
gruppi per migliorare il clima della tua famiglia e il rapporto coi tuoi amici». «L’idea – hanno spiegato Segù e Locatelli – è quella di lavorare sulla prevenzione. Il progetto è finanziato da un bando Pnrr vinto. Il supporto ai ragazzi e alle famiglie stesse aumenta grazie alla rete con le scuole. L’idea è di creare gruppi non troppo ampi, divisi per caratteristi che dell’utenza e adatti ai loro orari di vita».

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