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DOPO SEI ANNI NESSUN RECUPERO

Retroporto di Genova: il polo di Mortara resta fuori

La Regione ha definito le Zone logistiche semplificate: Melzo e Milano smistamento

Claudio Bressani

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claudio.bressani@ievve.com

07 Novembre 2024 - 14:45

Retroporto di Genova: il polo di Mortara resta fuori

Il polo logistico di Mortara, in zona Cipal

A sei anni dall’approvazione del cosiddetto “decreto Genova” stanno nascendo finalmente le Zls, cioè le Zone logistiche semplificate del porto e retroporto di Genova. E Mortara resta fuori: il suo polo non era stato incluso nel testo originario, gli emendamenti presentati in sede di conversione alla Camera erano stati bocciati, poi era stato concesso il “contentino” dell’approvazione di due ordini del giorno, uno a firma dei deputati locali della Lega, Elena Lucchini e Marco Maggioni, e l’altro di quattro esponenti di Forza Italia, per altro piemontesi.

Solo che gli ordini del giorno sono mere dichiarazioni d’impegno, destinate il più delle volte a restare lettera morta. Come in questo caso. Il testo di Lucchini e Maggioni invitava il governo «a valutare l’opportunità, in sede di emanazione del decreto di attuazione, di inserire anche il polo logistico di Mortara tra i retroporti inclusi nella zona logistica semplificata». Analogo il tenore dell’ordine del giorno di Forza Italia, che accomunava Mortara a Torino e Novara.

Un recupero però mai avvenuto: il decreto attuativo è stato emanato (dopo appena cinque anni e mezzo) il 4 marzo scorso e Mortara non c’è. In Lombardia ci sono invece Melzo e Milano Smistamento, che interessano i territori dei Comuni rispettivamente di Melzo e Vignate il primo e di Segrate e Pioltello il secondo. Quest’ultimo non era compreso nel testo originario, che comprendeva invece nove retroporti, di cui cinque in Piemonte (Rivalta Scrivia, Novi San Bovo, Alessandria, Castellazzo Bormida e Ovada Belforte), uno in Liguria (Vado Ligure), uno in Lombardia (Melzo) e due in Emilia Romagna (Piacenza e Dinazzano). Durante la conversione erano stati approvati gli emendamenti finalizzati ad inserirne due in più: Milano Smistamento e Arquata Scrivia. Altri, compreso quello relativo a Mortara, erano stati invece bocciati dalla Camera.

Ma cosa comporta la Zona logistica semplificata? L’ha spiegato l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi dopo l’approvazione, il 31 ottobre, della delibera con la perimetrazione degli ambiti: «Le imprese ritenute ammissibili all’interno delle aree perché compatibili con la funzione industriale e perché promotrici di investimenti in quei siti potranno beneficiare di semplificazioni amministrative e di agevolazioni fiscali. Le Zls rappresentano un’opportunità per stimolare l’economia regionale e creare un ambiente favorevole agli investimenti».

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