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VIGEVANO
20 Novembre 2024 - 10:32
“Espressioni colorite che non si traducono in attacchi gratuiti e immotivati alla persona e che sono pacificamente ammesse dalla giurisprudenza costante nell’ambito del diritto di critica anche per favorire il contraddittorio sui temi oggetto di scontro”. Con questa motivazione il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pavia, Maria Cristina Lapi, ha definitivamente archiviato - dopo che il Pm aveva presentato analoga richiesta - la querela presentata dall’ingegner Alessio Ageno, direttore dei lavori del restauro della Cavallerizza del Castello di Vigevano, nei confronti di Alessandro Marzano, titolare della “Marzano Building”, l’impresa che aveva vinto l’appalto per il recupero del complesso e che era stata successivamente licenziata dal Comune di Vigevano.
Alessandro Marzano, titolare della Marzano Building che aveva vinto l'appalto per il restauro della Cavallerizza del Castello di Vigevano
Marzano, a commento di un servizio giornalistico online sulla vicenda Cavallerizza, aveva criticato in modo drastico l’operato della direzione lavori: “trattasi di errori progettuali da parte del direttore dei lavori il quale essendo un salumiere non sa nemmeno cosa sia un appalto pubblico e glielo abbiamo messo per iscritto”...”in 33 anni di attività non abbiamo mai incontrato imbecilli e disonesti come questi”.
Il Gip ha ritenuto che “il linguaggio di Marzano, pur colorito, non contiene offese gratuite alla persona di Ageno, bensì alla sua professione ed al modo di svolgerla”
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