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Vigevano

Parte la mozione di sfiducia al sindaco Ceffa, firmata da 10 consiglieri di opposizione

Il consiglio dovrà discuterla non prima di 10 giorni e non più tardi di 30 giorni dalla presentazione. Non hanno aderito i Liberalconservatori Suvilla e Montagnana

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

29 Novembre 2024 - 18:07

Parte la mozione di sfiducia al sindaco Ceffa, firmata da 10 consiglieri di opposizione

Una recente seduta del consiglio comunale

VIGEVANO - Come prevedibile, dopo le vicende che hanno portato ieri all'arresto del primo cittadino Andrea Ceffa, è stata presentata da parte della minoranza (non tutta, come vedremo), una mozione di sfiducia al sindaco. Si tratta di uno strumento previsto dalla legge: se approvata dalla maggioranza assoluta del consiglio comunale comporta l'immediata decadenza del sindaco dalla carica e il conseguente scioglimento del consiglio comunale. Deve essere sottoscritta dai 2/5 dei consiglieri e inserita all'ordine del giorno del consiglio non prima di dieci giorni e discussa e approvata e respinta entro 30 giorni.

La mozione dell'opposizione vigevanese è stata firmata dai quattro consiglieri del Pd (Arianna Spissu, Alessio Bertucci, Emanuele Corsico Piccolini e Marco Vassori), dai due del Polo Laico (Luca Bellazzi e Martina Ambrosino), dalla consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia Baldina e dai tre di Forza Italia Ppe (Giuseppe Squillaci, Giulio Onori e Rimma Garifullina). Dieci firme, quelle che bastano per rendere valida la presentazione.

Due consiglieri di minoranza non hanno aderito formalmente all'iniziativa: si tratta dei consiglieri Liberalconservatori Furio Suvilla e Claudia Montagnana. «Ma solo perchè c'era fretta di depositarla, i 10 consiglieri bastavano e io e la consigliera Montagnana non abbiamo fatto in tempo a sottoscriverla. Condividiamo il senso della mozione», precisa Suvilla.

La mozione parte da alcune premesse: «La situazione che vede il Sindaco in custodia cautelare domiciliare è particolarmente delicata e mette in grande difficoltà l’azione amministrativa di tutto il Consiglio Comunale. Tutti noi Consiglieri Comunali stiamo vivendo una delle pagine più difficili della storia di Vigevano e abbiamo il dovere morale e politico di salvaguardare la nostra Città che ha estrema necessità di non essere paralizzata da un’impasse amministrativa che non gioverebbe in alcun modo alla credibilità della Giunta e del Consiglio Comunale stesso, massima espressione democratica della gestione della cosa pubblica a livello cittadino. Il decreto di sospensione dalla carica di Sindaco predisposto dal Prefetto impedisce, di fatto, una gestione efficace delle funzioni amministrative».

Non manca una considerazione riguardo alla situazione personale del sindaco attualmente sospeso: «I sottoscrittori della presente mozione sono tutti, da sempre, schierati a favore del garantismo, testimoniano vicinanza umana al Sindaco e auspicano che la Magistratura arrivi in tempi rapidi ad appurare le eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti dall’indagine». 

Tuttavia, «al fine di ristabilire condizioni di fiducia tra Cittadini e Amministrazione sia necessario intraprendere, con senso di appartenenza verso la propria Città, le azioni politiche e di responsabilità che questo momento critico impone, a prescindere dagli schieramenti di appartenenza, per tutti i motivi sopra elencati sarebbe stato auspicabile che il Sindaco, sua sponte, avesse rassegnato le proprie dimissioni con un atto di grande dignità e responsabilità verso la propria Città. In questo triste momento per la Politica Cittadina, tutti i Consiglieri Comunali debbano compiere un gesto di abnegazione che, al di là e al di sopra delle differenti posizioni politiche, trova le motivazioni più profonde in quelli che sono i più autentici valori etici e di garanzia verso la Città. Tutto ciò premesso, proponiamo ai Consiglieri Comunali di approvare la presente mozione di sfiducia al sindaco al fine di determinare lo scioglimento del Consiglio Comunale

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