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Il bando

Nidi Gratis Plus: così Regione Lombardia sostiene le famiglie

Fino al 6 dicembre si potrà presentare domanda: ecco come fare

Davide Maniaci

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dade.x@hotmail.it

06 Dicembre 2024 - 10:20

Nidi Gratis Plus: così Regione Lombardia sostiene le famiglie

Un aiuto concreto alle famiglie del territorio, un futuro più equo per tutti. Molte di queste famiglie, senza questa misura, forse non potrebbero nemmeno mandare i figli all’asilo nido. “Nidi Gratis” è l’iniziativa di Regione Lombardia per ridurre le rette degli asili nido e dei micronidi pubblici o privati convenzionati dei comuni ammessi alla misura si rinnova per 2024-2025 e diventa “Nidi Gratis plus”. Vengono anche ampliati i requisiti d’accesso. Con uno stanziamento di 20 milioni di euro, relativo ai fondi FSE (Fondo Sociale Europeo), sarà possibile ampliare la platea dei destinatari.

Il requisito di accesso relativo all’Isee, infatti, viene ora esteso per un valore fino a 25 mila euro. Continua, quindi, il sostegno concreto alle persone in condizione di vulnerabilità economica e capace di contrastare le disuguaglianze sociali.

Le difficoltà economiche, causate dalle emergenze degli ultimi anni, hanno inciso profondamente sulla capacità delle famiglie di accedere ai servizi educativi e di cura per i bambini. In questo contesto, iniziative come “Nidi Gratis” plus rappresentano un’ancora di salvezza per le famiglie e in grado di generare un impatto positivo sull’intera comunità. La misura, infatti, non solo favorisce l’inserimento e la permanenza nel mercato del lavoro dei genitori, ma stimola anche l’occupazione femminile. Si crea, in questo modo, un sistema di rete territoriale a beneficio delle famiglie e, a cascata, dell’intera società, permettendo così di vincere la battaglia alle diseguaglianze sociali. Quello di Regione Lombardia è un lavoro costante e orientato a supportare le famiglie che, attraverso la rimozione di barriere economiche e sociali, ha anche l’obiettivo di rispondere alle esigenze di conciliazione vita-lavoro, oggi più che mai centrali nelle priorità delle persone.


COME FUNZIONA, COME ADERIRE

Regione Lombardia ha approvato con la delibera 2744 del 15 luglio 2024 la misura “Nidi Gratis plus” per l’annualità 2024-2025, che va in continuità con le edizioni degli anni precedenti. Uno stanziamento di 20 milioni di euro che trovano copertura sul bilancio del PR FSE+ 2021-2027.

Fino al prossimo 6 dicembre, su BES (Bandi e Servizi di Regione Lombardia) è aperto l’avviso per la partecipazione delle famiglie. I destinatari sono i nuclei familiari con i seguenti requisiti:


- figli di età compresa 0-3 anni iscritti a nidi e micronidi pubblici e/o o posti acquistati in convenzione dall’ente locale (comune in forma singola o associata) presso privati autorizzati, relativi a strutture ammesse alla Misura.


- indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a 25 mila euro.

- retta mensile superiore all’importo rimborsabile da INPS, pari a 272,72 euro, oppure a euro 327,27 nei casi previsti dalla misura nazionale (nuclei familiari con nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, e presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni). La misura prevede una forma di sostegno alle famiglie attraverso “buoni servizio” per la frequenza degli asili nido e micronido per il periodo settembre 2024 – luglio 2025. I destinatari possono presentare la domanda di adesione alla misura Nidi Gratis plus 2024/2025 fino a venerdì 6 dicembre 2024, ore 12.00, e comunque fino ad esaurimento delle risorse stanziate, esclusivamente attraverso il sistema informativo Bandi e Servizi, raggiungibile all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.


GLI OBIETTIVI

La misura “Nidi Gratis plus 2024-2025” ha il duplice obiettivo di sostenere le famiglie in condizione di vulnerabilità economica e sociale per facilitare l’accesso ai servizi per la prima infanzia, rispondendo ai bisogni di conciliazione vita-lavoro e favorendo la permanenza, l’inserimento e il re-inserimento nel mercato del lavoro, in particolare delle madri, e di contribuire all’abbattimento dei costi della retta per la frequenza del/la proprio/a figlio/a in nidi e micronidi pubblici o in posti in nidi e micronidi privati acquistati in convenzione dal Comune, nel rispetto dei regolamenti comunali.

Con questo avviso, Regione Lombardia individua i requisiti che devono essere posseduti dai nuclei familiari ai fini dell’accesso al beneficio dell’abbattimento dei costi delle rette di frequenza, da settembre 2024 a luglio 2025, nei nidi e micro-nidi individuati dai Comuni nella fase di adesione ed ammessi alla misura Nidi Gratis Plus 2024/2025.

L’intervento regionale è a copertura della quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da Inps (pari a €272,72 oppure a €327,27 nei casi previsti dalla misura nazionale), per la fascia ISEE fino ad euro 25 mila euro secondo le seguenti modalità:


- per le famiglie con ISEE 0 - 20 mila l’intervento regionale copre l’intera quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da Inps.


- per le famiglie con ISEE 20.000,01 - 25 mila l’intervento regionale copre la quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da Inps fino ad un contributo pubblico massimo di 100 euro mensili.


La misura integra le agevolazioni tariffarie già previste dai Comuni contribuendo all’abbattimento della retta per la frequenza del bambino al servizio, come prevista dal Regolamento comunale in relazione al proprio Isee. L’abbattimento dei costi della retta non può essere utilizzato per eventuali costi aggiuntivi (preiscrizione, iscrizione, mensa se non compresa all’interno della retta).


L’ASSESSORE LUCCHINI: «RISPONDIAMO AI BISOGNI DI CONCILIARE VITA E LAVORO»

«Con questa misura – ha dichiarato l’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini – abbiamo rinnovato il nostro sostegno alle famiglie in condizione di vulnerabilità economica e sociale per facilitare l’accesso ai servizi per la prima infanzia, rispondendo ai bisogni di conciliazione vita-lavoro e favorendone la permanenza, l’inserimento e il re-inserimento nel mercato del lavoro, con particolare attenzione alle madri». «Anche per un adeguamento rispetto agli aggiornamenti introdotti dalla misura nazionale – ha proseguito la responsabile alla Famiglia – abbiamo voluto ampliare i requisiti di accesso per aumentare le adesioni delle famiglie che lo scorso anno sono state quasi 8 mila. Grazie ai nuovi requisiti abbiamo stimato che potremo coinvolgere altri 2700 minori. Come nelle altre edizioni, per le famiglie con Isee fino a 20 mila euro sarà possibile azzerare l’intera quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da Inps». «E da quest’anno, per le famiglie con Isee da 20 mila a 25 mila euro – ha concluso l’assessore Lucchini – garantiremo una quota di retta mensile che eccede l’importo rimborsabile da Inps fino ad un contributo pubblico massimo di 100 euro. Un aiuto concreto che testimonia la centralità della famiglia nell’azione di governo».


ESEMPI CONCRETI: COME QUESTA MISURA AIUTA I COMUNI PICCOLI E GRANDI

Come questo sostegno sia fondamentale anche nelle piccole realtà lo dimostrano le testimonianze dei Comuni stessi, che infatti continuano ad aderire a questo bando e proseguiranno a farlo finché ci sarà. Cassolnovo, alle porte di Vigevano, ha partecipato lo scorso anno grazie all’impegno dei servizi sociali comunali. Dal Comune concordano: «Si tratta di una misura valida, come tutte quelle concrete a favore delle famiglie, meglio ancora se (come questa) mirate e più ampie possibili». Sono 11 le domande arrivate, di cui 9 ammissibili per via dei requisiti. Nove famiglie che potranno passare un anno scolastico più sereno. C’è anche Cava Manara, 6600 abitanti alle porte di Pavia. «Il comune di Cava Manara – spiega l’assessore ai servizi sociali Pierangela Cei – ha scelto di aderire fin dalla sua attivazione, alla misura “Nidi gratis” di regione Lombardia. In questi dieci anni molte sono state le famiglie che hanno beneficiato dei contributi, con una media di 25 l’anno. L’erogazione, finanziata con fondi del bilancio comunale, è stata, nel decennio, pari ad oltre 350 mila euro. Per l’anno educativo in corso (a fronte di 33 famiglie aventi diritto alla misura) l’erogazione prevista è di circa 50 mila euro. L’amministrazione ha scelto di continuare ad essere vicina alle famiglie agevolandole nella scelta dell’asilo nido comunale sollevandole dall’esborso economico, spesso gravoso, anche per chi ha due redditi da lavoro dipendente». Un aiuto che fa comodo anche a centri ben più grandi, come Voghera, il terzo per dimensione della provincia di Pavia. Domenico Marrapodi, responsabile comunale dei settori dei servizi sociali e della pubblica istruzione, spiega come il Comune «abbia storicamente sempre aderito alla misura Nidi Gratis, di grande aiuto per le famiglie». «Consente – aggiunge il funzionario – di azzerare la retta per chi ha i requisiti di accesso alla misura. Nell’anno scolastico 2017-18, il primo, avevamo avuto 217 famiglie ammesse alla misura. Ogni anno abbiamo gli stessi posti disponibili: i dati cambiano a seconda della condizione socio-economica delle famiglie interessate, che non è preventivabile. Molti, senza questa misura e senza la nuova Nidi Gratis plus, non potrebbero mandare i figli al nido, oppure dovrebbero pagare il 100 per cento dedotta la somma Inps».

La piccola Zinasco usufruisce della misura da tre anni. Nel primo, dal municipio avevano chiesto cinque posti in convenzione a un nido di Cava Manara (Zinasco infatti ne è sprovvisto), occupandone tre. Nel corrente anno scolastico sui tre posti richiesti ne sono occupati due. «Famiglie – chiariscono i funzionari – che hanno la fortuna di non pagare niente. Finché Regione proporrà Nidi Gratis, noi aderiremo con la possibilità di valutare in futuro un aumento dei posti. Ma ci dispiaceva togliere posti ad altri. Riteniamo che sia un aiuto fondamentale per le famiglie in cui entrambi i membri lavorano e che quindi hanno assolutamente bisogno del nido. Speriamo che venga mantenuto negli anni». Anche Dorno ha aderito dal primo momento, il 2017. «Chiudendo il 5 dicembre – ha spiegato il dipendente comunale Ercole Magnani – e avendo già ricevuto cinque domande, ce ne aspettiamo altre».

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