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Mozioni, tv e Vannacci: a Gambolò scoppia la polemica

Le consigliere di opposizione Nai, Bologna e Zerbi accusano la maggioranza di «atteggiamento sessista». Il sindaco: «Rispedisco al mittente. Si vuole solo strumentalizzare»

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

06 Dicembre 2024 - 12:09

«(...) siccome si è lì alla sera, e invece di guardare la televisione, si dice: cià, facciamo una mozione. Così si fa l’articoletto sul giornale». È questa la frase sotto accusa pronunciata dal sindaco di Gambolò Antonio Costantino sabato scorso in consiglio comunale, mentre si discuteva una mozione sul controllo di vicinato. Il primo cittadino stava rispondendo all'opposizione, che si lamentava del fatto che le loro idee vengono ripetutamente respinte dalla maggioranza. «Non è vero – aveva ribattuto in aula il sindaco – Le proposte sugli orti sociali e sul bilancio partecipato le avevamo votate. Peccato che siano stati due totali fallimenti. Per questo chiediamo almeno che ci siano due dati a supporto, un minimo di documentazione. Non siamo sordi alle mozioni, la verità è che questo vittimismo è fuori luogo». Ma subito dopo in aula è scoppiato un putiferio.

«Fare fronte comune tra donne evidentemente dà fastidio a questo consiglio – ha detto la consigliera di minoranza Helena Bologna (Forza Italia), sottolineando come le mozioni respinte fossero a firma sua, di Nai e di Zerbi – Io alla sera guardo anche la tv, ma non è che scrivo le mozioni perché non mi piacciono i programmi e non so cosa fare. Le mozioni vengono scritte perché i cittadini ci chiamano, e noi siamo qui anche per dare loro voce». Ha poi preso la parola la consigliera Elena Nai (Fdi), dicendosi offesa dalle affermazioni del sindaco. E la consigliera Alessandra Zerbi (Azione): «Esigiamo delle scuse».

Il primo cittadino ha ribattuto duramente: «Volete strumentalizzare dal punto di vista del genere, ma rispedisco queste accuse al mittente. Oltretutto ho parlato di proposte che erano state presentate anche dal consigliere Davide Mazzucco - ha precisato Costantino – ho parlato di tutta la minoranza. Dico di no alle vostre proposte, perché presentate delle mozioni pretestuose solo per uscire sul giornale. Non arrampicatevi sul discorso di genere, perché lo trovo patetico». E, alla successiva richiesta di dietrofont in aula, il sindaco ha risposto così: «Parafrasando il generale Vannacci, mi scuso per quello che dico, non per quello che mi fate dire».

Tutt’altro che chiusa, la vicenda ha avuto uno strascico. E martedì le consigliere di minoranza Nai, Bologna e Zerbi hanno convocato una conferenza stampa, accusando la maggioranza di utilizzare un «atteggiamento sessista». Nel video di Jose Lattari, le loro dichiarazioni.

L'articolo completo sul numero de L'Informatore Vigevanese

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