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Celebrazioni di Sant'Ambrogio. Il vescovo: ascoltare gli ultimi, altrimenti il governo dei ricchi mina la democrazia

Il discorso di monsignor Gervasoni in sala consiliare, che si dice addolorato per la vicenda degli arresti del primo cittadino Ceffa e dei vertici Asm: "Speriamo in tempi migliori, capisco che siamo in un momento delicato e importante"

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

07 Dicembre 2024 - 12:43

Celebrazioni di Sant'Ambrogio. Il vescovo: ascoltare gli ultimi, altrimenti il governo dei ricchi mina la democrazia

Il discorso del vescovo Gervasoni in sala consiliare. Accanto a lui il sindaco facente funzioni Marzia Segù e il sindaco di Rosasco Riccardo Berzero

VIGEVANO - Il vescovo si dice "addolorato" per la situazione che la città sta vivendo, con il sindaco Andrea Ceffa ancora agli arresti domiciliari, così come una consigliera comunale e i vertici di Asm. "Ma siamo speranzosi di tempi migliori - ha subito aggiunto monsignor Gervasoni, comprendendo che stiamo vivendo tempi delicati e importanti". Le celebrazioni delle Solennità di Sant'Ambrogio, tradizionale momento di incontro tra i sindaci della Lomellina e il capo della diocesi, non poteva non risentire del clima pesante che si vive in questi giorni a palazzo comunale.

I sindaci lomellini in aula consiliare

Al posto del sindaco sospeso Ceffa, a fare gli onori di casa c'è la vice Marzia Segù, nella sua veste di facente funzioni. In aula, oltre a una ventina di sindaci della zona, ci sono anche  diversi esponenti di una maggioranza ormai in bilico. C'è il consigliere regionale ed ex sindaco Andrea Sala, il presidente del consiglio comunale Claudio Vese, gli assessori Brunella Avalle, Omar Soresina, il capogruppo della Lega Marco Cividati e quello di Fratelli d'Italia Riccardo Capelli, i consiglieri Roberta Porta Fusero (Lega), Paolo Iozzi (Fratelli d'Italia) e Mattia Reina (Forza Italia, della fazione in maggioranza), il presidente del Parco del Ticino, il leghista Ismaele Rognoni.

Gli esponenti di maggioranza alle celebrazioni di Sant'Ambrogio

Il vescovo Maurizio Gervasoni, nel suo discorso, come sempre lungo e ricco di spunti, ha proposto alcune riflessioni legate all'imminente Giubileo, connettendole alla situazione socio-politica in generale e della nostra zona, sottolineando la necessità di dare corpo e anima una democrazia sostanziale. "Che sappia ascoltare gli ultimi - ha detto - esclusi da ogni processo decisionale. In un tempo in cui governa l'algoritmo in modo occulto e si divaricano le differenze di reddito, il rischio è che il governo della cosa pubblica resti esclusiva di una nicchia di privilegiati. Così la democrazia va a spasso".

Dal vescovo, su questi temi, è arrivata una proposta e un appello per un percorso comune con le pubbliche amministrazioni locali, "di formazione e di confronto sul tema dell'abitare, a partire dall'esperienza della Caritas che ascolta e cerca di proporre soluzioni abitative dignitose a coloro che risultano esclusi dalle normali forme abitative e in difficoltà di integrazione personale personale, familiare e sociale". Monsignor Gervasoni pensa a "un metodo di laboratorio che valorizzi gli stessi partecipanti nelle ricerca delle forme di dialogo, di approfondimento e di maturazione di criteri etici di valutazione ed azione. Chiedopertanto la possibilità di interloquire con qualcuno che a nome vostro - si è rivolto ai sindaci - permetta di proporre e organizzare tale esperienza". 

Una proposta cui aveva fatto cenno anche la sindaca pro tempore Marzia Segù nella sua breve introduzione iniziale: "Siamo alle porte di un anno importante: Il Giubileo 2025 che si aprirà ufficialmente il 24 dicembre prossimo, con il rito di Apertura della Porta Santa della Basilica Papale di San Pietro da parte del Santo Padre - ha detto -  Per quest’anno ho voluto ispirarmi a questo importante evento che è ormai prossimo dando lettura di un breve stralcio dalla Bolla di indizione «Spes non confundit», «la speranza non delude». Nel segno della speranza l’apostolo Paolo infonde coraggio alla comunità cristiana di Roma. La speranza è anche il messaggio centrale del prossimo Giubileo, che secondo antica tradizione il papa indice ogni venticinque anni. Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. La proposta di Sua Eccellenza Monsignor Gervasoni già condivisa con l’Amministrazione è che oggi S.Ambrogio rappresenti un momento di confronto e di dibattito, che favorisca una partecipazione democratica. E’ stato ipotizzato un pellegrinaggio formativo, cioè un percorso formativo per tutti i sindaci per approfondire le tematiche giubilari".

Al termine dell'incontro in Comune il breve corteo fino al Duomo, dove si è svolta le messa, con l'offerta dell'olio per la lampada di S. Ambrogio, effettuato quest'anno dal Comune di Rosasco, il cui sindaco Riccardo Berzero era intervenuto durante l'incontro in sala consiliare per ricordare l'importanza di questo annuale incontro: "Il nostro è un comune agricolo - ha detto - e di grandi tradizioni religiose. Stiamo vivendo grandi modifiche sociali, ma vogliamo rimanere fedeli alle nostre radici, dando con l'offerta dell'olio un segnale della nostra presenza e appartenenza alla diocesi".

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