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16 Dicembre 2024 - 17:04
Il consiglio comunale di mercoledì 4 dicembre
Ha fatto discutere nell’ultimo consiglio la decisione di aumentare le rette dell’asilo nido dal prossimo anno scolastico: un +20% che si traduce in circa 80 euro in più al mese. Una cifra, però, approssimativa, perché non tiene conto delle riduzioni previste per chi ha redditi al di sotto di terminate soglie – e può quindi beneficiare di sconti e riduzioni attraverso bonus statali e regionali –, o per le famiglie numerose. La minoranza consiliare ha attaccato l’amministrazione Costantino. La consigliera di opposizione Elena Nai (Fratelli d’Italia) si è detta contraria alla proposta di aumento delle rette: «Non è una mossa vincente – ha detto in aula Nai – Soprattutto oggi, che siamo di fronte a una situazione di continuo decremento delle nascite».
Il consigliere di minoranza Davide Mazzucco (SìAmo Gambolò) ha criticato le modalità di attuazione degli aumenti: «Le rette erano ferme dal 2014 – ha spiegato – Se avessimo fatto degli aumenti progressivi ogni anno non ci troveremmo di colpo un incremento del 20%. La classe media rimane la più tartassata: se il loro Isee non permette di accedere ai bonus, le famiglie devono pagare l’intera tariffa».
Secondo il sindaco Antonio Costantino le critiche mosse dalla minoranza sono fuori luogo: «Invece di riconoscere all’amministrazione – dichiara il primo cittadino di Gambolò – di essere riuscita per diversi anni a non prevedere aumenti per le famiglie, ci viene contestato il fatto che sarebbe stato meglio prevedere degli incrementi della tariffa già in precedenza. Questa minoranza sembra vivere in una dimensione parallela. Ricordo che sono previsti ammortizzatori e bonus per le famiglie a reddito basso. E comunque, prima di prevedere gli aumenti, abbiamo chiesto agli uffici di fare una comparazione con le rette degli altri Comuni vicini a noi: siamo in linea. Queste critiche – conclude il sindaco – mi appaiono alquanto pretestuose».
Sempre durante l’ultima seduta consiliare, la consigliera di minoranza Alessandra Zerbi (Azione) ha chiesto se sia previsto un ampliamento del nido, mettendo a disposizione ulteriori posti. La risposta dell’amministrazione è stata negativa: gli iscritti risultano essere 43, numeri che, al momento, non giustificano ulteriori investimenti nell’ottica di un allargamento del servizio.
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