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Vigevano

Mense scolastiche, dopo 20 anni esce di scena la Pellegrini

La gara da 12,6 milioni fino al 2027 bandita dal Comune è stata affidata alla multinazionale francese Sodexo, che ha offerto un ribasso da 5,80 euro a pasto contro i 6,04 a base d'asta

Bruno Ansani

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bruno.ansani@ievve.com

16 Dicembre 2024 - 17:43

Mense scolastiche, dopo 20 anni esce di scena la Pellegrini

VIGEVANO - Dopo oltre 20 anni finisce la lunga gestione delle mense scolastiche cittadine da parte della Pellegrini Spa, che aveva iniziato a lavorare per il Comune di Vigevano agli inizi degli anni Duemila. A partire dal 23 dicembre, infatti, l’appalto mense passerà nelle mani della multinazionale francese Sodexo, classificata prima nella gara bandita dal Comune, soprattutto grazie al ribasso offerto sul costo del pasto. A base d’asta il Comune aveva fissato un prezzo di 6.04 euro (aumentato rispetto alla precedente gara) e l’azienda, che in Italia, ha base a Cinisello Balsamo, ha offerto un prezzo di 5,80 euro.

Questo non significa, va precisato, che i previsti aumenti dei costi del servizio non ci saranno: il prezzo finale, quello che verrà pagato dalle famiglie, dovrà essere fissato successivamente dal Comune.

Alla gara per l’assegnazione del servizio mense, la più pesante economicamente tra gli appalti comunali (valore complessivo di 12,7 milioni in cinque anni) avevano partecipato sei operatori. Prima si è classificata Sodexo che ha totalizzato tra offerta tecnica e offerta economica, un totale di 84,37 punti, superando di pochi decimali la romana Vivenda (84,06). Più staccate le altre (Dussmann Service, Euroristorazione, Camst e Pellegrini, che si è addirittura classificata ultima nella graduatoria stilata dalla commissione aggiudicatrice dell’appalto). Come avvenuto in occasione di precedenti gare per la mensa, non sarebbe una sorpresa una coda al Tar per la presentazione di ricorsi. Proprio alla fine di una lunga battaglia legale, infatti, la Pellegrini aveva riottenuto il servizio nel 2018 e le concorrenti erano le stesse: Sodexo e Vivenda (ma del resto questi sono gli operatori che si contendono le gare per la refezione scolastica in tutti i principali comuni lombardi). Con il punteggio ottenuto questa volta è praticamente  impossibile che la Pellegrini possa rientrare per decisioni dei giudici amministrativi.

Nel 2017 invece, l’azienda milanese  si era classificata seconda con l’aggiudicazione che era andata alla Vivenda, che da gennaio 2018 aveva iniziato a gestire i pasti degli scolari vigevanesi. La Pellegrini aveva però presentato ricorso al Tar lombardo, che ne aveva  riconosciuto le ragioni.

Un altro ricorso era stato presentato dalla terza partecipante alla gara, che era proprio la Sodexo, ma i giudici non lo avevano ritenuto fondato (con una seconda sentenza).

Il “verdetto Pellegrini”, prevedeva invece l’annullamento dei provvedimenti impugnati, con il conseguente obbligo di rideterminarsi da parte della stazione appaltante (che all’epoca era la Centrale unica di committenza di Varzi cui faceva ricorso il Comune di Vigevano) in senso favorevole all’aggiudicazione della gara alla ricorrente, la Pellegrini appunto. A questa sentenza dei giudici amministrativi lombardi si era a sua volta opposta la Vivenda, che era andata avanti nella causa fino al Consiglio di Stato, che aveva accolto l’istanza di sospensione cautelare della sentenza del Tar.

In attesa delle decisioni dei giudici amministrativi il Comune doveva comunque garantire il servizio mensa scolastica, attraverso assegnazioni provvisorie. Alla fine di questa infinita guerra di carte bollate, la Pellegrini l’aveva spuntata e aveva ottenuto la gestione del servizio fino al 23 dicembre di quest’anno. La Sodexo - ricorsi al Tar permettendo - avrà quindi in mano la gestione delle cucine comunali dal 23 dicembre sino al 31 agosto 2027, con opzione di proroga fino al 31 agosto 2029.

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