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VIGEVANO
18 Dicembre 2024 - 10:01
«Un grave errore politico, si assumeranno le proprie responsabilità per non aver seguito le indicazioni e il cammino del partito». Poche ore dopo il voto favorevole alla mozione di sfiducia al sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, espresso dai tre consiglieri comunali del nuovo corso di Forza Italia, Giuseppe Squillaci (capogruppo), Giulio Onori e Rimma Garifullina, arriva l'intervento a gamba tesa del coordinatore provinciale degli azzurri Antonello Galiani. Che nei prossimi giorni ha annunciato un vertice a livello regionale. Il caso della mozione di sfiducia al governo di centrodestra cittadino, primo firmatario proprio il capogruppo di Forza Italia Squillaci, sarà infatti portato all'attenzione del coordinatore lombardo Alessandro Sorte, del responsabile regionale degli enti locali Serafino Generoso e del senatore Maurizio Gasparri.
Antonello Galiani, dal febbraio scorso alla segreteria provinciale di Forza Italia
Galiani parla di una mozione presentata «non con la visione politica di chi vuole costruire la polis del centrodestra per la città, ma con la pancia». Una mozione, aggiunge «presentata senza autorizzazione politica provinciale, con l'aggravante di mettere il simbolo del nostro partito al fianco di partiti di centrosinistra». Il coordinatore provinciale degli azzurri spiega di aver incontrato preventivamente i tre consiglieri del nuovo corso (voluti e "ingaggiati” proprio da Galiani nel settembre dello scorso anno) «dove ho argomentato e confermato la contrarietà mia e del partito ad una mozione di questo genere, che non vedeva nulla di politico, ma forse era solo una resa dei conti per chissà quale obiettivo».
Non solo. Galiani ricorda anche di aver rilasciato interviste ai media locali per sottolineare che la collocazione naturale di Forza Italia è nel centrodestra «pur con sensibilità diverse da Lega e Fratelli d'Italia, ma questo è un valore aggiunto, altrimenti saremmo stati un unico partito». Proprio per questo motivo, «la votazione favorevole alla mozione espressa dai nostri tre consiglieri mi trova lontano dalla loro visione politica, sia nella mia persona ma soprattutto in quella del partito che ha dato loro fiducia nel rappresentarlo. La politica è un fatto serio, di squadra, dove ci sono dei giocatori e non tutti possono fare gli attaccanti. In ogni squadra ognuno deve rispettare il suo ruolo. E quando un allenatore detta la linea, quella deve essere rispettata da chi scende in campo. In questo caso i tre consiglieri sono andati in altre direzioni, senza una meta politica».
Rischio espulsione per i tre non allineati? «Dopo la votazione ho chiesto una relazione scritta ai tre consiglieri ed al commissario cittadino di Forza Italia Marco Demarziani dove dovranno motivare come sono arrivati alla presentazione della mozione, successivamente da loro votata, nonostante la posizione nettamente contraria del partito. Provvedimenti? Si assumeranno le proprie responsabilità politiche per non aver seguito le indicazioni e il cammino del partito», conclude Galiani.
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