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Gambolò, polemica politica senza fine

Le tre consigliere di opposizione Nai, Bologna e Zerbi tornano ad accusare la maggioranza

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

23 Dicembre 2024 - 05:30

Gambolò, polemica politica senza fine

Da sinistra: le consigliere di minoranza Zerbi, Nai e Bologna (foto di Jose Lattari)

Sembra essere diventata una polemica politica senza fine quella che si è innescata in consiglio comunale a Gambolò. Da una parte le consigliere di minoranza Elena Nai (Fratelli d'Italia), Helena Bologna (Forza Italia) e Alessandra Zerbi (Azione), dall'altra la maggioranza consiliare. Una contrapposizione a cui si assiste da tempo, ma che si è acutizzata dopo il consiglio comunale del 30 novembre scorso, in seguito ad alcune esternazioni del sindaco Antonio Costantino ritenute offensive dalla minoranza, che aveva parlato di «atteggiamento sessista». Dopo la replica in aula del primo cittadino, che aveva parlato di «strumentalizzazioni» rispedendo le accuse al mittente, le tre consigliere di minoranza avevano convocato una conferenza stampa per denunciare il comportamento della maggioranza. Dichiarazioni a cui la scorsa settimana avevano replicato la vicesindaca Anna Preceruti, l’assessore Margherita Viola e la consigliera Mara Fabrini, ribadendo che non c'era stato alcun atteggiamento sessista nei confronti delle componenti della minoranza, e parlando invece di «comportamento vergognoso» da parte dell'opposizione, e di «chiaro sintomo di una debolezza politica che cerca una soluzione attraverso mere invenzioni, come il caso in questione, presenti solo nella fantasia di questa minoranza – era stata la dura replica della vicesindaca Preceruti – Le loro mozioni vengono respinte non perché sono donne, ma perché sono destrutturate e aleatorie».

Le consigliere Nai, Bologna e Zerbi, attraverso un comunicato, tornano all'attacco: «Il signor sindaco dimostra ancora una volta una totale mancanza di rispetto nei confronti delle sottoscritte, al punto da non ritenerci neppure degne di una risposta – dichiarano Nai, Bologna e Zerbi – Al contrario, trasmette nei nostri confronti parole piene di disprezzo e di livore attraverso le donne della maggioranza che non esprimono mai una propria opinione, ma si limitano a leggere un documento preconfezionato. Si critica nuovamente l’assenza di istruttoria necessaria a supportare le mozioni presentate dalla minoranza, senza evidenziare in modo ingannevole per la cittadinanza che nell’ultimo consiglio il segretario comunale ha letto l’art. 50 del Regolamento a mente del quale non è necessario corredare di alcuna istruttoria le mozioni (...) In modo del tutto inconferente sono state di nuovo citate le mozioni sul bilancio partecipato e gli orti sociali che, approvate anche dalla maggioranza, non sono andate a buon fine chiaramente per una non corretta attuazione da parte della maggioranza (...) Evidenziamo nuovamente il tentativo vergognoso della maggioranza – concludono – di impedire il corretto svolgimento dei compiti dei consiglieri comunali, ossia interrogare la maggioranza sulle iniziative adottate e promuovere le istanze dei cittadini per il benessere comune».

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