Cure palliative presto anche a domicilio

Presto l’equipe dell’unità di Cure palliative, attiva da più di 20 anni all’ospedale San Martino di Mede, raggiungerà i pazienti anche a casa. L’Ats ha dato parere favorevole all’accreditamento del nuovo servizio domiciliare, che completa così il ventaglio dell’offerta affiancandosi all’hospice, dotato di 15 letti di ricovero ordinario e uno di day hospital, e all’attività ambulatoriale. Per gli spostamenti si utilizzerà una Panda Hybrid recentemente messa a disposizione di Asst per quattro anni con un contratto di leasing del valore di 14.500 euro dall’associazione Amici delle Cure palliative Mariuccia e Giovanni Manera, che da anni supporta l’attività.

L’Ats ha concluso nei giorni scorsi l’istruttoria, iniziata con un sopralluogo alla fine di luglio, certificando il possesso dei requisiti generali e specifici necessari. Ora per l’accreditamento di attende un decreto della direzione generale Welfare della Regione. «Contiamo di iniziare l’attività a domicilio in primavera», anticipa il dottor Giancarlo Iannello, direttore socio-sanitario di Asst, dal quale dipendono le Cure palliative oltre che gli ospedali di comunità (quello di Mede è attivo dal 2023 ed ormai a regime).

Sulla carta il servizio potrà essere offerto in tutti i distretti della provincia, «ma partiremo da Mede e dintorni – dice Iannello – andando poi progressivamente ad allargare il raggio d’azione a tutta la Lomellina, compatibilmente con il personale disponibile. Abbiamo chiesto all’azienda di rinforzare l’organico con sei infermieri in più».

L’unità complessa di Cure palliative al momento è diretta da un primario facente funzione, il dottor Paolo Fumagalli, in attesa della nomina di ruolo: l’avviso pubblico è stato indetto ad agosto ma non ancora espletato. È in svolgimento anche il concorso per assumere un medico.