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Aumenti mensa a Gambolò, critica la consigliera Bologna. Il sindaco: «Costi inferiori ai Comuni vicini, ed è possibile portare il pasto da casa»

Il buono è passato da 4,50 a 5,34 euro

Ilaria Dainesi

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ilaria.dainesi@ievve.com

24 Gennaio 2025 - 13:55

Gli aumenti della mensa a Gambolò, critica la consigliera Bologna, il sindaco: «Costi inferiori ai Comuni vicini, ed è possibile portarsi il pasto da casa»

Da sinistra: la consigliere di minoranza Helena Bologna (Forza Italia) e il sindaco di Gambolò Antonio Costantino (Lega)

L’incremento del costo della mensa scolastica a Gambolò, con il buono pasto passato da 4,50 euro a 5,34 dopo il subentro della nuova ditta (Volpi Pietro S.r.l. di Sant’Angelo Lodigiano), sta suscitando una serie di reazioni tra le fila della minoranza. Il sindaco, già la scorsa settimana, ha spiegato come gli aumenti non siano stati disposti dall’amministrazione, ma determinati dall’offerta economica presentata in sede di gara dalla ditta che ha ottenuto l’appalto. Critiche erano state sollevate nei giorni scorsi dal consigliere Davide Mazzucco (Pd), che aveva parlato di «salasso per le famiglie gambolesi». Ora interviene la consigliera Helena Bologna (Forza Italia), che attacca l’amministrazione Costantino.

LA CONSIGLIERA BOLOGNA ACCUSA 

«È vero che ci sono gli adeguamenti Istat, che il costo della materia prima è aumentato negli anni – dichiara Bologna –, ma chi fa politica ha il dovere di prendere delle decisioni pro cittadino. Questa amministrazione sceglie di spendere 26mila euro per dei video di promozione, sceglie di rifare aree della città asfaltate pochi anni fa (corso Umberto) (...) Negli anni in cui sono stata assessore ai servizi alla persona, pagavamo la quota rimanente del buono pasto: era stata una scelta mirata nei confronti delle famiglie. Una manciata di centesimi in quota al Comune, che però sollevavano le famiglie da un’ulteriore spesa. Questa deve essere lo spunto di riflessione: una amministrazione che fa scelte politiche mirate – continua la consigliera di Fi – e poi si nasconde dietro a un piccolo sassolino. Forse sarebbe meglio fare scelte meno dispendiose e aiutare le famiglie gambolesi, evitando di aumentare il costo del buono pasto».

LA REPLICA DEL SINDACO COSTANTINO

Il primo cittadino di Gambolò ribatte con decisione: «Per sette anni il costo della mensa è rimasto invariato, ora è stato applicato l’adeguamento Istat – dichiara Antonio Costantino – Ricordo comunque che i pasti sono gratuiti per le famiglie che hanno i requisiti di reddito per accedere all’esenzione. Queste critiche mi paiono solo l’escamotage politica di chi non ha altri argomenti. Il costo della mensa a Gambolò è inferiore a quello di molti Comuni vicini, e comunque concorrenziale. C’è inoltre la possibilità di consumare il pasto portato da casa – conclude il sindaco – perché dall’anno scorso è stato attrezzato uno spazio a scuola dove è possibile pranzare con il pasto cucinato dalla famiglia».

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