Tac all'occhio: nessuna disponibilità nell'intera provincia per tutto il 2025

In seguito a un distacco della retina di cui era stato vittima una decina di anni fa, il suo medico di base il 21 gennaio gli ha prescritto un esame di tomografia ottica a radiazione coerente (Oct): un controllo di routine che i pazienti nelle sue condizioni devono ripetere ogni dodici mesi. Paolo Cernaz, 61 anni, consulente di Gambolò, ha chiamato il numero verde 800-638638 della Regione per prenotarlo. La risposta è stata sconcertante: per quella prestazione non c’è disponibilità, non solo a Vigevano ma nell’intera provincia di Pavia, per tutto il 2025. E oltre non è possibile andare perché le agende non sono aperte.

«È un esame semplice e non invasivo – spiega il diretto interessato – che a Vigevano ho fatto più volte sia in ospedale sia all’istituto clinico Beato Matteo. Dura solo un paio di minuti: ci si siede, si appoggia il mento su una macchina, si guarda dentro e viene scattata una Tac che poi il medico legge al computer. È più il tempo che ci vuole per scrivere il referto, in totale si impiega un quarto d’ora».

E adesso? «Mi toccherà fare come lo scorso anno, quando andai privatamente. L’esame costa circa 100 euro. Il problema è che, essendo di fatto scomparso il servizio pubblico, anche gli oculisti libero professionisti attrezzati per l’Oct sono intasati e l’attesa si aggira sui tre mesi. L’esame devo farlo assolutamente perché devo averlo con me quando mi presenterò alla visita di controllo in ospedale il 19 giugno prossimo. L’ho prenotata il 18 marzo dello scorso anno: nonostante un’attesa di 15 mesi, l’ho confermata». Il dato è coerente con quanto risulta dal sito di Asst: 432 giorni per una visita oculistica a Vigevano, dato aggiornato, si fa per dire, al maggio 2024. Anche per conoscere i tempi d’attesa c’è un’attesa di otto mesi...

Sulla vicenda è intervenuta l'Asst, che informa della soluzione possibile quando non si riesce a prenotare una visita o un esame nel servizio pubblico nei tempi massimi previsti: si può fare in “intra moenia”, rivolgendosi a uno specialista interno che lavora fuori orario, in libera professione, pagando solo il ticket (se previsto). Ecco la procedura da seguire: «Bisogna scrivere all’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico, che attiva il Rua, ovvero il responsabile unico delle liste d’attesa. Questi fa una verifica incrociata, magari c’è stata una disdetta e si è liberato un posto. Per quell’esame risulta una disponibilità a fine febbraio».