Cerca

VIGEVANO: IL GIORNALE SCOLASTICO DEL ROBECCHI

"The New Wanted" torna con l'aiuto dell'intelligenza artificiale

E da quest'anno ha abbandonato la versione cartacea: è solo digitale

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

31 Gennaio 2025 - 07:37

"The New Wanted" torna con l'aiuto dell'intelligenza artificiale

La redazione di "The New Wanted" al lavoro

È sicuramente la testata più antica tra i giornalini scolastici vigevanesi: il primo numero di “Wanted”, realizzato dagli studenti della scuola media Robecchi, apparve più di tre decenni fa, nel 1994, tirato al ciclostile in 250 copie e venduto nell’istituto a 1500 lire. Qualche anno dopo il progetto venne anche premiato a Roma dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi. Dopo 12 anni di pubblicazioni regolari e una lunga pausa, tre anni fa la testata è risorta, con la denominazione “The New Wanted” e una formula nuova, al passo con i tempi, con una versione online comunque sempre affiancata da quella cartacea.

Così è stato anche lo scorso anno scolastico, mentre in questo c’è stato un ulteriore passo: è stata prodotta in versione solo digitale. Altra novità: la redazione che lo realizza, una ventina di ragazzi di tutte gli anni, che da settembre fino a Natale hanno fatto un rientro pomeridiano di due ore tutti i giovedì, da quest’anno ha utilizzato anche l’intelligenza artificiale. «Ma soprattutto per la fase di correzione – precisa Massimo Sala, uno dei due prof-giornalisti che hanno curato il laboratorio con la collega Elisa Tessarin – perché l’ideazione, lo sviluppo dei temi e la stesura dei testi sono opera dei ragazzi. L’utilizzo dell’IA non ha sostituito la creatività umana, ma l’ha amplificata. È stato emozionante vedere come gli studenti, spesso intimoriti dalla pagina bianca, si siano sentiti incoraggiati a scrivere sapendo di poter contare su uno strumento capace di fornire spunti e suggerimenti».

Non sono mancati i momenti di riflessione. È stato affrontato anche il tema dell’etica nell’uso dell’IA e gli studenti si sono interrogati su come bilanciare l’utilizzo della tecnologia con la necessità di mantenere l’autenticità e la personalità dei loro articoli. «Questa esperienza – conclude Tessarin – è un esempio concreto di come tradizione e innovazione possano coesistere e arricchirsi reciprocamente».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su L'informatore

Caratteri rimanenti: 400