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VIGEVANO: IL SERVIZIO ASSISTE 1772 MINORI

Neuropsichiatria infantile rimasta con un solo medico, così l'Asst corre ai ripari

Specialisti in aiuto da Pavia e Voghera, nuovo concorso e incarichi libero professionali

Claudio Bressani

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claudio.bressani@ievve.com

05 Febbraio 2025 - 19:43

Neuropsichiatria infantile con un solo medico, così l'Asst corre ai ripari

La palazzina in ospedale in cui ha sede, al piano superiore, la Neuropsichiatria infantile

L’Asst cerca di correre ai ripari di fronte alla grave carenza di personale che interessa la Neuropsichiatria infantile (Npi) di Vigevano. Di tre medici ne è rimasta solo una, la dottoressa Angela Valè, che è anche la responsabile del servizio e che a metà 2025 raggiungerà l’età pensionabile (ma non è detto che lasci subito). Un’altra dottoressa è in aspettativa da tempo ed è ormai chiaro che non rientrerà più, mentre un collega ha dato le dimissioni lasciando l’azienda la scorsa settimana.

Resta una sola specialista per un servizio che oggi ha in carico 1772 minori, con liste d’attesa lunghissime. Il numero di pazienti è quasi decuplicato dal 2010, quando l’attività fu trasferita dall’asilo nido Gioia di corso Togliatti all’ospedale e allora seguiva 187 bambini e adolescenti. Sempre con un organico di 3 neuropsichiatri.

Ad agosto l’Asst ha deciso di istituire una struttura complessa di Npi provinciale, dalla quale andranno a dipendere le tre strutture semplici di Vigevano, Pavia e Voghera. Il posto da primario non è stato ancora bandito. La mossa servirà a riorganizzare il vertice, ma qui il problema è la prima linea: «Il nuovo primario avrà il compito di ricostruire la struttura» dice il dottor Giovanni Migliarese, direttore della Salute mentale Lomellina.

E intanto che si fa? «Ci siamo mossi per tempo e a ottobre si è concluso un concorso per un posto a Vigevano con 10 idonei, 2 specializzati e 8 specializzandi. Ma tutti hanno rinunciato, forse arriverà uno specializzando al terzo anno, ma solo da giugno e non è chiaro se potrà essere inserito a Vigevano. Nel frattempo cerchiamo di sopperire diversamente. In base a un accordo interno, da formalizzare, i neuropsichiatri di Pavia e Voghera aiuteranno Vigevano». A spostarsi saranno loro o i pazienti? «Deve essere definito, è possibile che si attuino entrambe le soluzioni a seconda dei casi. Nella logica di favorire la prossimità ci sono zone in Lomellina più vicine a Pavia o Voghera».

Non è finita: «Abbiamo chiesto a tutte le aziende sanitarie lombarde se hanno graduatorie aperte di Npi. In caso negativo si farà un nuovo concorso. Intanto abbiamo avviato le pratiche per assegnare 40 ore settimanali in libera professione (20 ore per due specialisti) e sono fiducioso che almeno uno così lo troveremo. Inoltre abbiamo avviato la richiesta per un medico sumaista, cioè uno specialista ambulatoriale convenzionato con contratto a ore. Per la presenza nelle commissioni invalidi di Vigevano ha dato la disponibilità la dottoressa Giulia Castellani, direttrice del distretto, che è neuropsichiatra infantile».

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