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MORTARA, IL 14 CONFERENZA DEI SERVIZI

Nella città dei pannelli fotovoltaici spunta un terzo progetto da 2,4 ettari

Più piccolo degli altri, ma a pochi metri dalle case popolari di via Schinelli

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

06 Febbraio 2025 - 15:30

Nella città dei pannelli fotovoltaici spunta un terzo progetto da 2,4 ettari

Il progetto del campo fotovoltaico di corso Torino, a pochi metri dalle case popolari (sulla destra)

La città dei pannelli solari. Spunta il progetto di un terzo impianto a terra, dopo quello fotovoltaico da 16,7 ettari e 14,27 megawatt accanto al polo logistico e quello agrivoltaico da 96,9 ettari e 72,21 mW nelle campagne a sud-est. Questo, proposto dalla Chiron Energy Svp 36 srl di Milano, è più piccolo degli altri: dovrebbe occupare “solo” 2,4 ettari (23.879 metri quadri) per una potenza di picco di 7,748 mW.

Ma la collocazione è a ridosso dell’abitato, a 20 metri dalle case popolari di via Schinelli. Quattro palazzine di 3-4 piani i cui residenti, se il progetto andrà in porto, aprendo le finestre non vedranno più campi coltivati ma una distesa di 8840 moduli fotovoltaici, con il contorno di 18 inverter e 5 cabine elettriche prefabbricate. Anche perché come opere di mitigazione è previsto solo un filare perimetrale di siepi arbustive che non potrà crescere oltre i 2,5 metri per non fare ombra ai pannelli.

L’impianto è di tipo fotovoltaico tradizionale, con strutture fisse a terra, e ha una producibilità attesa annua di 7748,4 megawattora. L’investimento previsto sfiora i 3,1 milioni, di cui 2 milioni 916 mila per l’impianto e 172 mila per le opere di connessione. I tempi di realizzazione sono stimati in 71 giorni dall’avvio dei lavori.

Del progetto si è avuta notizia solo martedì, quando la Provincia ha convocato per il 14 febbraio la conferenza dei servizi per esaminare l’istanza di autorizzazione unica. I soggetti coinvolti sono la Provincia stessa, il Comune, l’Arpa, l’Ats, la Regione (due direzioni: agricoltura e risorse energetiche), tre ministeri (Imprese, Beni culturali e Difesa), l’Anas e l’Aeronautica militare, più 8 senza diritto di voto, da Enel a Rfi, da Terna a Tim. Hanno 10 giorni per studiare un progetto articolato in 54 documenti e migliaia di pagine.

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