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La manifestazione

Protesta degli agricoltori di "Riscatto agricolo" anche a Vigevano

Un gruppo di trattori con i referenti dell'associazione sono stati ricevuti in piazza Calzolaio dalla vicesindaco Marzia Segù e dal consigliere regionale Andrea Sala. Chiedono al Governo lo Stato di crisi (IL VIDEO)

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

06 Febbraio 2025 - 16:10

La protesta degli agricoltori di "Riscatto agricolo" sta proseguendo in molte città d'Italia e oggi (giovedì) i trattori si sono presentati anche a Vigevano fermandosi in piazza Calzolaio. Il loro presidente Filippo Goglio, imprenditore del Lodigiano, ha voluto sottolineare che «l'agricoltura è in seria difficoltà, dopo gli ultimi anni di siccità, di grandine, e lo scorso anno di grande piovosità». Goglio ha concluso: «Siamo senza prodotto, senza soldi e senza dignità». Gli agricoltori di Riscatto agricolo stanno girando i municipi rurali e sono passati da Vigevano per depositare una richiesta di consenso. La loro protesta è finalizzata a richiedere al Governo lo "stato di crisi". Un incoraggiamento al mondo agricolo è arrivato dalla presenza della vicesindaco Marzia Segù e del consigliere regionale della Lega Andrea Sala.

https://www.riscatto-agricolo.it/associazione/

Riscatto Agricolo

  • Siamo un movimento spontaneo ed apolitico composto da sole aziende agricole con partita IVA attiva
  • Ci siamo costituiti in una associazione senza scopo di lucro per poter ottenere legittimamente un tavolo di lavoro permanente con il Ministero dell’agricoltura
  • Siamo impegnati a portare avanti una protesta non violenta che vuole ottenere un dialogo costruttivo e duraturo con le istituzioni ed ottenere risultati concreti per gli agricoltori con una prospettiva di lunga durata
  • La protesta è, prima di ogni altra cosa, di carattere economico e denuncia l’incapacità delle politiche agricole europee e nazionali di garantire un reddito dignitoso alle aziende agricole e di conseguenza equità e stabilità sociale
  • Siamo in favore di una evoluzione verde dell’agricoltura a patto che sia basata su conoscenze scientifiche, che sappia coniugare le esigenze di reddito degli agricoltori con le esigenze ambientali e che offra una visione ed una pianificazione realistica dei prossimi 30 anni
  • Non vogliamo sostituirci ai sindacati ma ricordare loro il motivo per cui sono nati e la ragione della loro esistenza. Vogliamo che al comparto agricolo italiano sia riconosciuta la sua importanza sociale e strategica, che si faccia di tutto perché non venga cancellata la cultura rurale e contadina e, per ovviare a questo, venga invece promossa e diffusa a partire dalla scuola
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