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VIGEVANO, IN OSPEDALE
14 Febbraio 2025 - 06:45
La primaria di Radiologia Elena Belloni accanto alla nuova diagnostica telecomandata
I fondi Pnrr hanno permesso un importante ammodernamento tecnologico per la struttura complessa Radiodiagnostica Lomellina, con strumentazioni che – tra costo d’acquisto e opere edili e impiantistiche d’installazione – superano il valore di un milione e 300 mila euro. Solo all’ospedale di Vigevano ne sono arrivate per circa 800 mila: una diagnostica telecomandata, da poco in funzione, una Tac che sarà inaugurata tra qualche settimana e un ecografo.
Il merito è anche della rapidità con cui s’è mossa l’azienda nello spendere le risorse assegnate. A un certo punto lo Stato, dovendo sforbiciare alcune voci di Pnrr, ha fatto cadere la scure sulle dotazioni ospedaliere, fatti i salvi i casi in cui i contratti erano stati già firmati. Come nel caso dell’Asst di Pavia. Il rinnovamento è stato completo al punto che, ammette la primaria Elena Belloni, «se oggi dovessero chiedermi cosa ci serve ancora non saprei rispondere». A livello tecnologico, ovviamente, perché quel che manca davvero è il personale medico, come riferiamo a parte.
Il sistema telecomandato per radiodiagnostica Canon Xantara, fornito dalla Sipar srl di Cernusco, è costato 198.128 euro, più 166.479 per progettare ed eseguire i lavori edili e di adeguamento impiantistico della sala in cui è stato installato, dai quadri elettrici al sistema di ricambio dell’aria all’illuminazione. La nuova Tac, una Canon a 128 strati, è costata invece tra acquisto e lavori 403.651 euro e affianca l’altra della stessa marca, a 64 strati, del 2018. Con due apparecchi che lavorano in parallelo è quasi scongiurato il rischio di un fermo macchina e possono essere programmati gli interventi di manutenzione. Oltre a ciò nel 2023 è stata aggiornata la risonanza magnetica in funzione dal 2011, rinnovando elettronica, software e lettino. In quel caso la spesa, 554 mila euro, era finanziata da risorse regionali.
La Radiologia è inoltre dotata di due diagnostiche digitali dirette quasi nuove, un mammografo del 2019 e tre ecografi di cui uno acquistato nel 2024 con fondi Pnrr (32.765 euro). In Lomellina sono arrivati da oltre un anno due mammografi da 204.350 euro l’uno a Mortara e Mede, pure finanziati dal Pnrr. Per Mede è stato poi ordinato un sistema digitale diretto da 151.890 euro, più i costi d’installazione.
All’adeguatezza dal punto di vista strumentale purtroppo non corrisponde quella degli organici, in sofferenza in Radiologia come in parecchie altre discipline per la difficoltà a trovare specialisti e anche specializzandi. Il servizio con competenza sul presidio Lomellina (quattro ospedali: Vigevano, Mortara, Mede e Casorate) dovrebbe avere 16 radiologi, invece ce ne sono solo 11, primaria compresa, più un “gettonista”, medico in pensione con incarico libero professionale. E le prospettive di reclutarne altri non sono rosee. Lo scorso maggio l’Asst ha indetto una procedura di selezione per conferire altri 10 incarichi autonomi, con scadenza 28 febbraio: al momento è arrivata una sola domanda. Intanto è stato indetto un concorso per 4 assunzioni (2 per la Lomellina e 2 per l’Oltrepo), che sarà preceduto da un avviso di mobilità esterna.
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