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“Un figlio”: il cortometraggio che rende omaggio ad Antonio Montinaro

Presentato oggi a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

07 Marzo 2025 - 17:58

“Un figlio”: il cortometraggio che rende omaggio ad Antonio Montinaro

L'attrice Ottavia Piccolo

Un dolore custodito con dignità, una memoria che diventa collettiva e un corto capace di trasformare un ricordo familiare in una storia universale. Questo è 'Un figlio', il film breve ispirato alla figura di Carmela Montinaro, madre di Antonio Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. Il cortometraggio, diretto da Carmen Giardina e interpretato da un’intensa Ottavia Piccolo, è stato presentato a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, e inizia ora il suo percorso nei festival e nelle sale cinematografiche.

Una storia nata da un tema scolastico

L’idea del film nasce dalla lettura di un tema scritto da una liceale e conservato da don Luigi Ciotti. A colpire l'attrice e autrice Marina Senesi sono stati i ricordi d’infanzia della nipote di Antonio Montinaro, Elisabetta Zecca, che nel suo scritto raccontava le estati trascorse in Salento con la nonna Carmela. Un’infanzia segnata da momenti di felicità semplice, tra orecchiette fatte a mano e giochi a nascondino, ma anche dalla consapevolezza di un dolore profondo, mai ostentato. Quella storia aveva il potenziale per essere raccontata al grande pubblico, e così è stato.

Carmela Montinaro: una madre che ha cambiato la memoria collettiva

Il cortometraggio rende omaggio a Carmela Montinaro, una donna che ha saputo trasformare il suo lutto in una battaglia per la memoria. Stanca di vedere il figlio ricordato solo come uno dei poliziotti della scorta di Falcone, nel 1996 Carmela si rivolse a don Luigi Ciotti, chiedendo che anche Antonio avesse il diritto al proprio nome. Da quell’appello nacque la Giornata della Memoria delle vittime innocenti di mafia, istituita da Libera proprio per dare un’identità a chi aveva perso la vita nella lotta alla criminalità organizzata.

Un corto di grande impatto emotivo

'Un figlio' è un film di soli nove minuti, ma denso di significato. La regia delicata di Carmen Giardina e l’interpretazione di Ottavia Piccolo restituiscono con sensibilità il coraggio e la dignità di Carmela Montinaro. "Rivedendo il corto mi sono commossa anche io", ha dichiarato l'attrice, sottolineando l’importanza di questo lavoro nel mantenere viva la memoria delle vittime di mafia.
La lavorazione del film ha coinvolto la famiglia Montinaro in modo attivo e partecipato: "Sul set ci portavano i pasticciotti e un nipote di Antonio ha interpretato lo zio in una scena", ha raccontato la regista. Un dettaglio che evidenzia quanto il cortometraggio sia il risultato di un processo corale, capace di trasformare un ricordo privato in patrimonio collettivo.

Un contributo alla memoria collettiva

"La storia di Carmela potrebbe essere la storia di tutti", ha affermato Marina Senesi, sottolineando l’importanza dell’empatia nel racconto cinematografico. E di storie come quella di Antonio Montinaro ce ne sono tante: il 21 marzo 1996, durante la prima Giornata della Memoria delle vittime innocenti di mafia, furono letti 300 nomi in Piazza del Campidoglio. Oggi, l’elenco che verrà letto a Trapani il prossimo 21 marzo conta 1101 nomi, recuperati grazie all’impegno di familiari e associazioni che hanno scavato nella storia dei propri territori per trasformare il lutto in testimonianza.

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