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la scelta e la critica

Lombardia, stipendi bloccati e affitti alle stelle: ma arrivano i vitalizi

La Uil attacca: “Scelta inaccettabile, la politica è lontana dai cittadini”

Annalisa Vella

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annalisa@ievve.com

14 Marzo 2025 - 17:06

Lombardia, stipendi bloccati e affitti alle stelle: ma arrivano i vitalizi

Il segretario generale della Uil di Milano e della Lombardia Enrico Vizza

MILANO - Mentre in Lombardia i salari restano bloccati e gli affitti raggiungono livelli insostenibili, la Regione decide di introdurre un vitalizio per i consiglieri regionali. Questa la denuncia della Uil, attraverso le parole del segretario generale della Uil di Milano e della Lombardia, Enrico Vizza.

Secondo Vizza, la decisione della Regione appare una scelta lontana dalle reali esigenze dei lavoratori lombardi, che quotidianamente affrontano difficoltà economiche. «Tra concorsi pubblici deserti, salari stagnanti e il caro-affitti, la politica sembra concentrarsi più sulle proprie indennità che sulle problematiche dei cittadini», afferma il sindacalista.

Salari fermi e costi insostenibili

Il leader della Uil sottolinea come i lavoratori della pubblica amministrazione in Lombardia percepiscano stipendi compresi tra i 1.000 e i 1.700 euro mensili. Una cifra che, in una regione come la Lombardia, spesso non è sufficiente a far fronte alle spese quotidiane, soprattutto con affitti che possono arrivare ad assorbire fino al 50% dello stipendio.

A fronte di questa situazione, secondo Vizza, la politica regionale si dimostra distante dai problemi reali della popolazione. «Non possiamo accettare che mentre i lavoratori fanno fatica ad arrivare a fine mese, la priorità della Regione sia garantire un vitalizio da 600 euro al mese ai consiglieri regionali», afferma con fermezza.

Un messaggio sbagliato alla cittadinanza

Il sindacato non contesta tanto l’importo del vitalizio, quanto il segnale che questa decisione invia ai cittadini. «Il problema non è la cifra, ma il messaggio che trasmette: in un momento di difficoltà economica per molti, la politica dimostra di essere ben presente quando si tratta di garantire benefici a se stessa, ma assente quando si tratta di risolvere i problemi dei lavoratori"» conclude Vizza.

La questione solleva inevitabilmente interrogativi sul ruolo della politica nella gestione delle risorse pubbliche e sulle priorità che vengono assegnate. In un contesto in cui il costo della vita continua a crescere, il dibattito sui salari e sulle condizioni dei lavoratori lombardi resta più che mai aperto.

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