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conoscenza del cosmo
19 Marzo 2025 - 18:20
Il telescopio Euclid
Il telescopio spaziale Euclid, lanciato meno di due anni fa dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha già raccolto un tesoro scientifico di inestimabile valore: 26 milioni di galassie osservate, di cui 380.000 classificate grazie all'intelligenza artificiale. Questa imponente raccolta di dati rappresenta un passo fondamentale nella comprensione della materia oscura, che costituisce il 95% dell'universo ma rimane ancora uno dei suoi più grandi misteri.
La missione Euclid è uno dei programmi spaziali più ambiziosi a livello internazionale e vede l'Italia in prima linea. L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) hanno fornito un contributo cruciale, coinvolgendo oltre 200 scienziati di numerose università italiane, tra cui Milano, Bologna, Genova, Trieste, Ferrara, Padova e Torino. Inoltre, il team industriale responsabile della realizzazione degli strumenti di bordo è stato guidato da ASI, con Ohb Italia e Thales Alenia Space Italia tra i principali attori.
"La quota investita dall'Italia nel programma e l'impegno diretto per gli strumenti e per l'analisi dei dati hanno portato a importanti ritorni sia per l'industria nazionale sia per la comunità scientifica", ha dichiarato Teodoro Valente, presidente dell'ASI.
Nel suo primo sguardo al cielo, Euclid ha coperto un'area di 63 gradi quadrati, più di 300 volte la superficie della Luna piena. Si tratta solo di un assaggio dell'ambizioso obiettivo della missione: mappare 14.000 gradi quadrati di cielo entro il 2030, realizzando un atlante cosmico dettagliato su un terzo della volta celeste. Tra le galassie individuate, alcune si trovano a distanze impressionanti, fino a 10,5 miliardi di anni luce dalla Terra.
L'intelligenza artificiale, supportata dalla citizen science, ha permesso di catalogare oltre 380.000 galassie in base alla loro morfologia. Questa classificazione sarà essenziale per comprendere fenomeni complessi come la formazione dei bracci a spirale e la crescita dei buchi neri supermassicci.
"Il catalogo pubblicato oggi rappresenta appena lo 0,4% delle galassie che prevediamo di osservare nel corso della vita di Euclid e dimostra le eccezionali capacità di questo strumento", ha affermato Antonio Zoccoli, presidente dell'INFN. La missione prevede infatti l'osservazione di oltre 1,5 miliardi di galassie in sei anni, con l'invio di circa 100 GB di dati ogni giorno.
Uno degli aspetti più affascinanti riguarda l'identificazione di circa 500 galassie con forti effetti di lente gravitazionale. Queste galassie, grazie alla loro enorme massa e alla presenza di materia oscura, distorcono la luce di oggetti più lontani, permettendo agli scienziati di studiare l'universo primordiale con una precisione senza precedenti. Nei prossimi anni, Euclid analizzerà le forme distorte di miliardi di galassie per ricostruire una mappa tridimensionale della distribuzione della materia oscura nell'universo.
"Questo è solo un primo assaggio delle enormi potenzialità della missione", ha sottolineato Roberto Ragazzoni, presidente dell'INAF. Valeria Pettorino, dell'ESA, ha aggiunto: "Osserveremo ogni campo profondo tra 30 e 52 volte durante la missione, migliorando ogni volta la risoluzione e il numero di oggetti osservabili. Pensate a quante scoperte ci attendono".
Con Euclid, l'umanità sta compiendo un passo epocale nella conoscenza del cosmo, aprendo nuove prospettive sulla struttura dell'universo e sulla natura della materia oscura.
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