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L'indagine

Più della metà dei cittadini lombardi condannano il funzionamento del trasporto ferroviario

È il dato che emerge da un sondaggio commissionato dal Partito Democratico e realizzato da Youtrend a inizio marzo

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

11 Aprile 2025 - 12:01

Più della metà dei cittadini lombardi condannano il funzionamento del trasporto ferroviario

Un treno Caravaggio in stazione a Vigevano

Il Partito Democratico in Consiglio regionale ha commissionato un sondaggio realizzato da Youtrend a inizio marzo ed è emerso che il 51% dei lombardi dà un giudizio negativo sul funzionamento del trasporto ferroviario offerto da Trenord e solo il 31% ha invece un’opinione positiva. Al contrario, sul trasporto pubblico locale di bus urbani ed extraurbani, tram e metropolitane, fino ad arrivare ai battelli, prevale un giudizio positivo (45%) rispetto a quello negativo (41%). In generale i lombardi apprezzano il sistema dei trasporti della propria Regione: le persone soddisfatte sono nel complesso il 44%, contro un 42% di insoddisfatti, ma quando si entra nel dettaglio si rilevano alcune differenze importanti. La prima, appunto, è che a incidere negativamente è soprattutto il giudizio sul servizio ferroviario regionale e sulla società che lo gestisce, Trenord (…). Sono gli abitanti dei comuni fino a 20mila abitanti ad esprimersi in modo più critico – in questi territori solo il 39% degli intervistati promuove il sistema dei trasporti – mentre nel comune di Milano più della metà, il 54%, lo apprezza.

La critica maggiore sui trasporti riguarda la scarsa puntualità, segnalata dal 34% degli intervistati, e poi la frequenza insufficiente (27%), l’affollamento eccessivo (26%), il costo elevato di biglietti e abbonamenti (25%). Per i lombardi esiste una responsabilità chiara per questi problemi, ed è della Regione Lombardia. Per ognuno dei problemi testati, oltre la metà dei cittadini dà la colpa alla Regione, in particolar modo per l’eccessivo affollamento (64%), la mancanza di alternative sostenibili (62%), la frequenza insufficiente e per la condizione scadente dei mezzi pubblici (61%). Molto più contenuto il numero di persone che incolpano principalmente il governo e i comuni.

Simone Negri (PD)

«I lombardi bocciano il servizio ferroviario regionale e puntano il dito contro Regione Lombardia. E non è una critica generale al servizio di trasporto pubblico, o al sistema dei trasporti in generale, ma proprio al servizio gestito da Trenord - dichiara Simone Negri, capodelegazione Pd in Commissione trasporti del Consiglio regionale - I servizi di trasporto cittadini, a Milano in particolare, sono apprezzati dai cittadini, segno che quando le cose funzionano non passano inosservate. E potrebbero funzionare anche molto meglio, se non fossero pesantemente sottofinanziate da anni dalla Regione. E proprio per questo è ancora più evidente la bocciatura di Trenord, che pure dalla Giunta Fontana ha ottenuto in questi anni un aumento del 20% del contributo annuo, un affidamento diretto per dieci anni del servizio e una serie di altri regali come la cancellazione, arbitraria, del bonus dovuto agli abbonati delle linee che, di mese in mese, erano sotto gli standard di puntualità e affidabilità. Da ultimo, anche il calcolo sbagliato delle linee per le quali scatta l’indennizzo, l’unico strumento rimasto di indennizzo degli abbonati, molto meno generoso del bonus, che ha di fatto promosso linee che non lo meritavano. Per non parlare dei treni nuovi che sono in servizio. Con queste condizioni Trenord dovrebbe andare benissimo, ma non è così, e i cittadini non apprezzano». «Ora - conclude Negri- - è urgente riformare il sistema della mobilità lombarda perché, al di là della distribuzione delle risorse, dimostra di non funzionare e di non avere a cuore il trasporto pubblico locale e l'intermodalità. È in corso in Regione la modifica della legge quadro sui trasporti e quella sarebbe la sede per fare una vera riforma, ma da quanto stiamo sentendo temiamo che la montagna partorirà il topolino».

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