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L'INTERVENTO DELLA VICE-SINDACO MARZIA SEGU'
13 Aprile 2025 - 12:25
Successo della manifestazione "Sport-In" in Castello
I giovani chiedono spazio e vogliono impegnarsi nella società civile. Le iniziative delle ultime settimane, l’ultima "Sport-In", una giornata di sport inclusivo in Castello, sono un segnale importante per le istituzioni.
«Il successo dell’evento – commenta Marzia Segù, vice-sindaco di Vigevano che da novembre regge le sorti dell’amministrazione – offre il polso di una città viva e conferma la partecipazione attiva dei giovani alle iniziative. Tra essi gli studenti delle scuole superiori, gli stessi che hanno espresso, marciando per le strade cittadine, il bisogno di sicurezza, di avere più continuità contro l’allargarsi della microcriminalità e di fruire di spazi di aggregazione per lo sport e l’arte. A Vigevano è accaduta una cosa nuova – prosegue Segù – o comunque vista raramente: i ragazzi delle scuole hanno preso l’iniziativa di parlare alle istituzioni dei loro problemi, che sono quelli di tutti noi, e ci indicano “dove” non possiamo distrarci. Ci hanno parlato rendendosi anche “visivamente protagonisti della vita cittadina. Nel riceverli in municipio – prosegue il vice-sindaco di Vigevano – ho percepito il loro rendersi conto di poter far qualcosa per questa città. Come rappresentante delle istituzioni non posso solo dirmi orgogliosa: in realtà i problemi sollevati ci chiamano a risposte rapide, efficaci, partecipate. E ci richiamano all’ascolto: essere presenti e assertivi nelle iniziative che danno seguito a questo percepito bisogno di crescita collettiva».
Così “Sport-in” rappresenta in qualche modo un passaggio importante. «All’evento, a fianco degli amici di Accento, la coopertiva che lavora con il Comune per i servizi educativi e scolastici, hanno collaborato i ragazzi Agesci Scout. Li avevo incontrati e mi avevano impressionato perla loro voglia di fare e per il “dettaglio” che non si aspettassero si essere ascoltati. E invece abbiamo avuto insieme l’idea di costruire un progetto di inclusione, sportivo, di cui la manifestazione in Castello è stato solo il primo atto. A Vigevano gli Under 18 sono circa un sesto della popolazione – continua Segù – e una parte di essi viene da percorsi difficili. Non vedo eccessiva, ma un po’ artefatta sì, l’immagine di una gioventù che “ciondola” per le strade. Vedo invece come abbiano tutti voglia di essere protagonisti. Hanno scoperto un tempo straordinario e vogliono costruirlo con noi. L’inclusione passa per la condivisione di questa idea di città che non deve distrarsi. Segnalo anche un altro luogo dove riprendere questo “filo rosso”: all’istituto “Caramuel-Roncalli” sono in corso in queste settimane incontri dal titolo “A scuola di pace” patrocinati dalla Diocesi e dalla Città di Vigevano. Sono tre serate per parlare di sussidiarietà, poi di riscatto, il 9 maggio con l’ex-calciatore Michele Padovano e il 23 maggio di iniziative istituzionali che potremmo intraprendere. Il primo incontro è stato venerdì con il musicista Amico Dolci, figlio del sociologo Danilo. Impegni precedenti mi hanno impedito di intervenire e me ne scuso – conclude la vice-sindaco di Vigevano – Negli anni Cinquanta Danilo Dolci du artefice, in Sicilia, di iniziative che coinvolgevano la popolazione davanti al silenzio delle istituzioni. La sua idea dello “sciopero alla rovescia”: dove un strada non viene riparata è la società civile a rimboccarsi le maniche e a intervenire. Se non arriva la mano dell’istituzione la comunità si fa presente, nessuno escluso. Una lezione che ci insegna a fare e ad ascoltare le voci degli altri. E’ il tempo di “mettere su strada” le idee per Vigevano: i nostri giovani non possono mancare».
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