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16 Aprile 2025 - 09:41
E se l’inferno contemporaneo, o meglio “metropolitano” per riprendere il titolo dello spettacolo, fosse quello vissuto da tanti giovani? Ritmi di lavoro impossibili, precariato, capi lunatici e vessatori. In una dimostrazione di creatività lucida senza freni, culmine di un anno di lavoro, gli alunni-attori del liceo Cairoli martedì hanno portato sul palco del teatro Cagnoni la storia di un Dante Alighieri del 2025 diventato ragioniere. Nei gironi dell’Inferno, attraversati a bordo della M2 di Milano, una satira davvero godibile ha fustigato i nostri tempi.
Dante, venditore maldestro (interpretato da Alessandro Capra Marzani) accompagnato da Beatrice (Sara Verdolini, bravissima) e poi da Virgilio (Jacopo Crispino) incontra manifestanti ignoranti, clienti di un ristorante inutilmente sofisticati e ottusi, coppie insincere coi personaggi iconici della Commedia, come Paolo e Francesca, o un Ulisse latin lover seriale che però, con la donna finalmente consapevole dei propri diritti, viene cacciato di casa da Penelope. Il crescendo culminava nel monologo di Belzebù/Tommaso Schillaci («l’inferno è qui!») e il finale è parso ovvio solo col senno di poi: il ragionier Alighieri e perfino la rude Beatrice, sua superiore, si licenziano. Basta giornate ipersature, viva lo smartworking al mare.
Lo spettacolo è stato diretto dall’ex alunna Anastasia Mancini. Notevole la performance del coro Musicairoli diretto dal maestro Roberto Berzero. Il consueto ballo delle quinte, coi ragazzi elegantissimi, ha concluso la serata.
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