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Il comunicato

Il segretario provinciale della Lega sostiene Ceffa e chiede trasparenza in consiglio a Vigevano

Jacopo Vignati si sofferma su un passaggio della difesa del sindaco in sede di udienza preliminare. Nel mirino il ricorso al Tar di quattro consiglieri

Bruno Romani

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bruno.romani@ievve.com

23 Maggio 2025 - 22:22

Il segretario provinciale  della Lega sostiene Ceffa e chiede trasparenza in consiglio a Vigevano

Il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa

In merito all’inchiesta definita Congiura di Sant’Andrea la giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Pavia ha rinviato l’udienza al 21 luglio. Quindi per scadenza dei termini il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa tornerà libero il prossimo 29 maggio dopo aver trascorso sei mesi agli arresti domiciliari. Il blitz dei carabinieri per corruzione, falso e tentata corruzione era infatti scattato il 28 novembre scorso. I sei mesi scadono mercoledì. Alla luce della difesa del sindaco Andrea Ceffa, sostenuta dall’avvocato Luca Angeleri, il segretario provinciale della Lega Jacopo Vignati oggi (venerdì) ha deciso di diffondere un comunicato.  

Jacopo Vignati

«La Segreteria Provinciale della Lega accoglie con favore il ritorno operativo del Sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, ma non può tacere la profonda preoccupazione e lo sgomento per quanto emerso. I fatti riportati delineano uno scenario inquietante, che getta ombre pesanti sull’operato di alcuni esponenti politici e sull'intera vicenda della cosiddetta “congiura di Sant’Andrea». «Dagli atti di indagine ripresi nella memoria presentata dalla difesa di Ceffa, il ricorso al Tar promosso da quattro consiglieri di minoranza – Emanuele Corsico Piccolini (PD), Furio Suvilla (Liberi Conservatori), Giulio Onori (FI), Rimma Garifullina (FI) – non sarebbe stato finanziato dagli stessi ricorrenti, bensì da un imprenditore vigevanese. Se confermato, si tratterebbe di un fatto di gravità assoluta, che non può essere relegato a un episodio locale: coinvolge figure appartenenti a partiti nazionali e solleva interrogativi sulla reale natura e sugli obiettivi di quel tentativo di colpo di mano politico». «La Lega chiede ora massima trasparenza: se i consiglieri coinvolti non hanno nulla da nascondere, dimostrino concretamente di aver sostenuto personalmente i costi legali esibendo pubblicamente le fatture quietanzate con traccia ed evidenza dei relativi pagamenti. Lo stesso vale per i costi del notaio che ha autenticato le dimissioni di massa durante la manovra contro Ceffa nel novembre 2022: anche in questo caso è doveroso chiarire chi ha pagato il professionista e in che modo, rendendo disponibili i relativi documenti fiscali». «In assenza di smentite documentali e ufficiali, la questione assume contorni politici gravi e inquietanti, che impongono una riflessione anche a livello nazionale. La politica deve tornare a essere servizio e trasparenza, non un terreno per manovre oscure e interessi privati mascherati da azioni istituzionali». Vignati chiude auspicando «rispetto e chiarezza» per la città di Vigevano e per i suoi cittadini.

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