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I trasporti
26 Maggio 2025 - 18:08
Un treno in stazione a Vigevano
È una battaglia, quella del raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara, che dura da molti anni. Per i pendolari, che sopportano disagi e disservizi quotidianamente, sono certamente troppi. Basti ricordare che era già tutto approvato nel 2006 e tra Mortara e Parona furono realizzati due cavalcaferrovia ed espropriati i terreni a lato dei binari. Poi tutto si bloccò a causa dei costi e del progetto di attraversamento di Abbiategrasso e Vigevano. Il raddoppio nel frattempo era arrivato da Milano ad Albairate e lì si fermò. Per arrivare a gennaio di quest’anno, quando è stato respinto un finanziamento di 120milioni per il tratto di pochi chilometri da Albairate ad Abbiategrasso. L’ultimo calcolo economico predisposto da Rfi per avviare l’opera era di 280 milioni. Impossibile quindi da realizzare senza i finanziamenti mancanti. Da questo momento in poi le valutazioni positive sul “raddoppio selettivo” sono aumentate, tanto che ora lo ipotizza anche Regione Lombardia. Il piano sarebbe tutto da valutare e studiare, ma si tratterebbe di un raddoppio da realizzare solo in quei tratti di ferrovia dove non siano presenti grosse difficoltà, evitando i lavori complessi dei centri abitati di Abbiategrasso e Vigevano. È una soluzione che il presidente dell’associazione pendolari Mimoal (Milano-Mortara-Alessandria) Franco Aggio caldeggia da molto tempo. Il miglioramento della linea sarebbe comunque sostanziale.
Simone Negri
Oggi, lunedì, su questo tema è arrivata anche la prima valutazione ufficiale di Regione Lombardia. La annuncia il consigliere regionale del Partito Democratico Simone Negri (all’opposizione) che ha chiesto in un’interrogazione: «La Regione valuti il raddoppio selettivo della Mimoal». E aggiunge: «Abbiamo chiesto se l’ipotesi del raddoppio selettivo fosse stata presa in considerazione e ci è stato risposto che nell’ultima lettera di richiesta di avvio del progetto di potenziamento della linea, inviata al ministero dei Trasporti e a Rfi, è stata esplicitamente indicata questa opportunità. Un passo in avanti, arrivato pochi giorni dopo il deposito della nostra sollecitazione, che ci auguriamo si concretizzi. Il raddoppio selettivo può essere una buona soluzione - prosegue Negri - riducendo l’impatto ambientale e il consumo di suolo e comportando un impiego minore delle risorse. Quelle necessarie per il raddoppio totale ammontano a oltre un miliardo di euro, una cifra difficile da reperire. È dovere della Regione, che ha già perso i fondi stanziati dal Pnrr per il potenziamento della Mimoal, recuperare il tempo perduto e, finalmente, avviare il progetto di potenziamento di una linea che ad oggi comporta gravissimi disagi per i pendolari».
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