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VIGEVANO, IL PROGETTO

Il Piano di zona e una rete di partner per potenziare i servizi agli anziani

«Connessioni di vita» intende promuovere l'invecchiamento attivo: a disposizione 110 mila euro in due anni

Claudio Bressani

Email:

claudio.bressani@ievve.com

27 Maggio 2025 - 16:19

Il Piano di zona e una rete di partner per potenziare i servizi agli anziani

La presentazione del progetto questa mattina in Comune a Vigevano

Dopo i progetti dedicati ai bambini e ai ragazzi, questa mattina il Piano di zona dell’ambito distrettuale Lomellina ha presentato anche quello per gli anziani, dal titolo «Connessioni di vita: un welfare per l’invecchiamento attivo». Il Comune di Vigevano, ente capofila, ha saputo costruire una rete di dieci soggetti partner, pubblici e del privato sociale, per un approccio il più possibile integrato. Sono stati coinvolti Fondazione Caritas, Università della terza età, Centro consulenza familiare, cooperativa Start, Auser, Azienda multiservizi, Associazione famiglie Alzheimer, Anmic, Asst e Cisl Funzione pubblica.

Il progetto beneficia di un finanziamento di 110 mila euro di Ats e prevede una serie di azioni che stanno prendendo avvio in queste settimane e si dispiegheranno nei prossimi due anni. Diverse saranno basate al Centro sociale anziani di via Sacchetti, che intensificherà la propria attività come orari e come servizi offerti, altre saranno sul territorio, tra le quali il progetto di aprire un Centro sociale “gemello” a Mede, visto che il Piano di zona ha competenza per tutta la Lomellina. Si va dalle attività di sostegno psicologico a gruppi agli sportelli per aiutare gli anziani con la burocrazia, da incontri su temi come l’alimentazione, la salute mentale o il decadimento cognitivo a corsi di educazione digitale, incontri per prevenire le truffe, gite, ginnastica dolce, oltre ovviamente al tradizionale ballo.

Molto innovativa la proposta di “peer education” della cooperativa Start, che vuole coinvolgere gli anziani più attivi perché si mettano in gioco diventando formatori di altri anziani. Avrà tre sedi: Gambolò, Cassolnovo e Mortara. Auser intende invece sviluppare attività in particolare e Gravellona e Sartirana.

Il progetto mira a promuovere l’invecchiamento attivo e migliorare la qualità della vita degli anziani attraverso un approccio integrato che unisce servizi sociali, sanitari e di comunità. L’iniziativa risponde ai bisogni emergenti della popolazione anziana, contrastando l’isolamento sociale, il decadimento cognitivo e le difficoltà di accesso ai servizi essenziali. Tre sono le principali aree di intervento: socializzazione e inclusione, autonomia e benessere, partecipazione e cittadinanza attiva.

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