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È scomparso Carlo Pizzi, un protagonista della vita politica vigevanese

Socialista anche nei tempi più difficili, fu assessore nella giunta Bonecchi e per diversi mandati consigliere comunale

Bruno Ansani

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28 Maggio 2025 - 13:14

È scomparso Carlo Pizzi, un protagonista della vita politica vigevanese

VIGEVANO - Era stato uno di quelli che il Garofano non lo avevano gettato dopo gli anni di Tangentopoli. Anzi, pur proveniendo in origine, dai “cugini” del Psdi (il partito socialdemocratico di Longo e Nicolazzi), la bandiera socialista l’ha sempre tenuta alta, sino alla fine. È scomparso ieri Carlo Pizzi, classe 1947, ex assessore comunale nella giunta presieduta da Valerio Bonecchi dal 1996 al 2000 e consigliere comunale con diversi mandati alle spalle.


Carlo Pizzi ai tempi dell'adesione dei socialisti a Civiltà Vigevanese (2010)

Lascia la moglie Anna e i tre figli Sabrina, Michele e Giulio. Da tempo era malato. I funerali si svolgeranno domani (venerdì) alle 11 alla chiesa di San Pietro Martire. L’ex sindaco Valerio Bonecchi lo ricorda con parole lusinghiere: «Carlo Pizzi era prima di tutto una brava persona, un galantuomo che si è dedicato, durante il suo mandato di assessore nella mia giunta, a lavorare con passione e disinteresse personale per il bene della città». Pizzi aveva fatto parte della giunta presieduta da Bonecchi con le deleghe ai lavori pubblici e all’urbanistica.

«La città - aggiunge Bonecchi - gli deve almeno un paio di intuizioni importanti, una delle quali sfortunatamente non realizzata: lo spostamento della stazione ferroviaria a Casello 10. Quella realizzata, invece, è l’idea del sottopasso di corso Genova, che riuscì a imporre a Esselunga come compensazione della costruzione del supermercato». Pizzi, di mestiere assicuratore, grande appassionato di boccette (fu anche presidente provinciale e regionale della federazione sport biliardo), fece la sua apparizione nella vita politica vigevanese a metà anni ‘80, nelle fila del Psdi.

Carlo Pizzi con Valerio Bonecchi in un'immagine del 2017

Il primo incarico fu quello di consigliere nella commissione amministratrice di Asm. A causa di alcune circostanze dovette svolgere per quasi due anni il ruolo di presidente facente funzioni. Nel 1993 arrivò la prima elezione in consiglio comunale, bissata nel 1996 con l’Ulivo e la nomina in giunta. Nel 2000, come tutti gli assessori uscenti della giunta Bonecchi, non scese in lizza. Tornò a sedere in consiglio nel 2005, eletto con la lista Uniti nell’Ulivo. Nel 2010 i socialisti vigevanesi siglarono un patto con Civiltà Vigevanese, il movimento civico fondato da un altro ex assessore di Bonecchi, Davide Salluzzo, anch’egli ormai scomparso, e fu di nuovo eletto in consiglio, svolgendo anche le mansioni di capogruppo. Nel 2015, invece, non riuscì a entrare in consiglio, così come nel 2020, quando i socialisti si allearono con Vigevano Futura, appoggiando la candidatura a sindaco di Furio Suvilla.

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