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MILANO
28 Maggio 2025 - 15:21
Un salto di qualità nel sistema di emergenza-urgenza lombardo: da oggi, tutte e cinque le basi regionali dell’elisoccorso – Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sondrio – avranno a bordo plasma e globuli rossi, pronti per essere trasfusi direttamente sul luogo dell’emergenza. Un’iniziativa senza precedenti in Italia, annunciata questa mattina a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso. L’obiettivo è chiaro: intervenire tempestivamente in caso di shock emorragico, una delle principali cause di morte evitabile nei traumi maggiori, soprattutto nei giovani. Grazie al progetto “Blood on Board”, la Lombardia diventa la prima regione italiana a garantire la trasfusione precoce e bilanciata di emocomponenti in fase preospedaliera, in linea con le più avanzate linee guida internazionali.
UN PROGETTO DI SISTEMA
Il progetto è il frutto di una stretta collaborazione tra AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza), la Struttura Regionale di Coordinamento per le Attività Trasfusionali e i Servizi di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale (SIMT) delle ASST coinvolte: Niguarda, Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Spedali Civili di Brescia, ASST Lariana e ASST Valtellina.
“Con questa iniziativa la Lombardia si pone come modello a livello nazionale – ha dichiarato Bertolaso – assicurando ai cittadini la possibilità di ricevere una trasfusione salvavita sul posto. Un passo avanti decisivo per la sicurezza e la qualità delle cure”.
La conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, la prima nel suo genere in Italia
ELISOCCORSO PIU' ATTREZZATO E TEMPESTIVO
Ogni elicottero è ora equipaggiato con contenitori isotermici per il mantenimento dei prodotti ematici a temperatura controllata e sistemi di riscaldamento attivo per le trasfusioni, strumenti fondamentali per operare in condizioni critiche secondo i più elevati standard clinici. Nel solo 2024, l’elisoccorso lombardo ha effettuato 5.673 missioni, di cui oltre 5.000 per soccorsi primari. Interventi che, da oggi, potranno contare su una risorsa in più per salvare vite.
“Abbiamo un’arma in più contro le emorragie massive – ha commentato il direttore generale di AREU, Massimo Lombardo –. Grazie alla validazione del protocollo e ai risultati positivi ottenuti, ora possiamo iniziare una procedura salvavita già in volo, guadagnando tempo prezioso nel percorso verso l’ospedale”.
UNA STRATEGIA SALVAVITA
A fare da apripista al progetto è stata la base di Bergamo, dove la sperimentazione è partita nei mesi scorsi. “Portare la trasfusione sul luogo dell’evento – ha spiegato Francesco Daminelli, anestesista rianimatore e referente della base bergamasca – significa allinearsi agli standard internazionali e rispondere in modo concreto a un’emergenza tempo-dipendente. Questo è il frutto di una vera sinergia tra AREU e la rete trasfusionale regionale”.
UNA SANITA' SEMPRE PIU' INTEGRATA
Il progetto non solo innalza il livello dell’assistenza preospedaliera, ma rappresenta anche un esempio concreto di integrazione tra ospedali, territorio e sistema dell’emergenza. “Collaborazione, innovazione e tempestività – ha concluso Bertolaso – sono i pilastri su cui costruiamo una sanità all’avanguardia, mettendo al centro la salute dei cittadini lombardi”.
Con “Blood on Board”, la Lombardia non solo salva vite, ma apre la strada a un nuovo modello di emergenza, che potrebbe presto essere replicato a livello nazionale.
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